Scuola

Specializzazione sostegno: Corsi Indire per 80mila precari da stabilizzare, con trasformazione dei posti in deroga in cattedre di diritto

Quella del sostegno resta una problematica da risolvere con priorità assoluta da parte del ministero, e l’urgenza di misure in questo senso nascono dall’analisi dei numeri. In questo senso i sindacati ritengono indispensabile l’avvio immediato dei corsi Indire per 80.000 precari, che consentirebbero di conferire loro la specializzazione e di ambire successivamente alla stabilizzazione. Ma non si può prescindere dal riconoscere i titoli presi all’estero e trasformare i posti in deroga in cattedre di diritto.

Le percentuali

I numeri dicono che su 110.000 docenti di sostegno, ce ne sono 80.000 privi di specializzazione. Senza un intervento immediato, si continuerà a permettere a 80.000 insegnanti non specializzati di insegnare, penalizzando gli studenti.

Dati che raccontano come meno del 30% di insegnanti supplenti di sostegno conosce come si affronta la didattica di un alunno con disabilità. Ecco che sarebbero indispensabili i corsi specializzanti Indire per oltre 80.000 precari di sostegno. Il problema è che si tratta di corsi spesso annunciati dal Ministro dell’Istruzione e del Merito ma non ancora all’orizzonte. Un passaggio fondamentale per consentire agli studenti di avere insegnanti specializzati.

La mancata liberalizzazione del numero chiuso nelle università

Il primo passo secondo Anief è consentire di ottenere la specializzazione a tutti coloro che lo richiedono. Una situazione attuale diretta conseguenza della mancata liberalizzazione del numero chiuso nelle università. Un ‘no’ che ha causato la situazione attuali, portando ad avere un numero di candidati inferiore ai posti banditi in alcuni concorsi.

Ma se non si farà in modo che tutti i 110.000 posti in deroga, liberi ma assegnati a supplenza con scadenza 30 giugno, vengano trasformati in organico di diritto, difficilmente si risolverà la questione in maniera definitiva. Nel frattempo i numeri della legge di bilancio raccontano di soli 1.866 posti di sostegno per le stabilizzazioni, insufficienti.

I posti in deroga

Se si sbloccasse questa situazione, si arriverebbe all’assunzione in ruolo degli insegnanti di sostegno nel luogo in cui già operano, oltre alla specializzazione di chi non ha titolo e il riconoscimento dei titoli esteri. Senza dimenticare la necessità di incentivi per la mobilità e trasformazione dei posti in deroga.

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