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Personale Ata: servono 1.273 bidelli solo a Milano, tra pensionamenti, mobilità e addio all’organico covid l’organizzazione del prossimo anno scolastico è un’incognita

Come spesso accade, alla fine dell’anno scolastico e in previsione del prossimo per il quale occorre organizzare le immissioni in ruolo del personale scolastico entro settembre, emerge evidente un deficit da posti vacanti e assunzioni necessarie. Sono i risultati del completamento di alcune operazioni indispensabili avvenute nelle ultime settimane, come pensionamenti e procedure di mobilità.

Un ammanco importante

Ebbene il saldo tra uscite ed entrate, racconta chiaramente come ci sia un ammanco di 1.273 bidelli tra Milano e provincia. Il dato fa emergere chiaramente la necessità di rivedere la politica delle assunzioni, perchè se si dovesse estendere questo tipo di numeri a tutto il territorio nazionale, crescerebbe notevolmente.

Non basta: il dato non racconta la verità completa, se si considera che andrebbero sommati a questi anche 499 amministrativi, 183 tecnici e 138 direttori dei servizi generali e amministrativi (Dsga).

Una parte di questi posti si potranno colmare mediante il personale che ha partecipato all’ultimo concorso Ata. Un concorso per il quale si usa una dicitura impropria, considerato che si tratta della possibilità, per titoli, riservata a chi ha già prestato servizio per 24 mesi.

Addio all’organico Covid

Ma le previsioni raccontano che si farà molta fatica a coprire tutti i posti in previsione dell’avvio del nuovo anno scolastico, con il risultato che le scuole pagheranno un prezzo importante in termini di difficoltà organizzative e qualità del servizio offerto. Va considerato anche che da settembre le scuole, salvo sorprese dell’ultimo momento, dovranno fare necessariamente a meno del personale appartenente all’organico covid, i cui contratti scadono in concomitanza con la fine dell’anno scolastico e per il momento non è previsto che vangano rinnovati.

C’è poi l’emergenza anche a livello Dsga, considerato che secondo le stime anche quest’anno 138 scuole resteranno senza Dsga a settembre, addirittura 138. Colpa del ritardo con cui si sta procedendo a bandire il concorso, e che il precedente in ordine temporale era stato un boom di bocciature.