Graduatorie, Gps e supplenze

Assunzioni sostegno 2025: i nuovi specializzati Indire hanno molti anni di servizio alle spalle e quindi un punteggio alto che consentirà di scavalcare chi già lavora con titolo conseguito prima

Non è un buon momento per gli specializzati sul sostegno ancora in attesa di assunzioni da Gps. Le immissioni in ruolo si allontanano e l’ottenimento delle supplenze è tutt’altro che scontato. Sono migliaia gli scontenti, che adesso temono che questo 2025 possa rappresentare per loro un ulteriore passo indietro verso la stabilizzazione in virtù dell’annuncio dei corsi che consentiranno la formazione degli specializzati Indire e all’estero.

L’esodo degli specializzati

In particolare, i docenti precari su sostegno lamentano le mancate immissioni in ruolo dalla prima fascia delle graduatorie provinciali delle supplenze. Al ministero viene rimproverato il fatto che in ambito Gps in alcune graduatorie quest’anno le assunzioni sono saltate.

Una circostanza che ha comportato la conseguenza che molti supplenti specializzati su sostegno sono stati costretti a spostarsi di provincia. Per alcuni di loro, l’approdo in province numerose come Roma, con molti posti vacanti non ha consentito di essere immessi in ruolo.

Il tutto mentre si resta in attesa dell’arrivo nelle graduatorie di decine di migliaia di neo specializzati attraverso i corsi Indire e conseguiti all’estero.

Graduatorie al collasso

La decisione di disertare in alcuni casi le assunzioni dirette da Gps ex articolo 59 da parte del ministero ha comportato un intasamento delle graduatorie. Ne pagano le conseguenze province come Roma, dove le graduatorie sono al collasso per l’arrivo di docenti con un punteggio alto.

Ma la speranza del ruolo è stata disattesa. In alcuni casi, come alle superiori, su circa 7 mila docenti precari nella prima fascia Gps solo 4 mila hanno ottenuto un incarico annuale. Fanno da contraltare altri 3 mila ancora in attesa di una convocazione.

I corsi abilitanti non aiutano, essendo caratterizzati da molta incertezza pagata da docenti che non avendo conseguito l’abilitazione non hanno ottenuto i punti sul sostegno.

Gli specializzati Indire

Ora all’orizzonte ci sono i corsi Indire per docenti con tre anni di servizio, già ampiamente criticati per il fatto che consentono di ottenere il titolo con metà dei crediti. Il problema è che molti docenti specializzati presso le università statali e telematiche rischiano di rimanere disoccupati, avendo i docenti che si specializzeranno con il percorso Indire molti anni di servizio alle spalle e quindi un punteggio alto. Questo consentirà loro di scavalcare chi già lavora con titolo conseguito prima.

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