Scuola

Ordinanza Regione Campania: si va a scuola lunedì 10 gennaio?

Nonostante gli immediati segnali negativi provenienti dal Governo, dopo aver preannunciato la chiusura delle scuole dagli asili nido alle medie della Campania almeno fino a fine gennaio, De Luca ha pubblicato l’ordinanza che ufficializza la decisione. Al momento, quindi, lunedì 10 gennaio rientreranno in presenza soltanto gli studenti delle scuole superiori.

Serve un Consiglio dei ministri per l’impugnativa

Una decisione che non è piaciuta al Governo, che ha assicurato come ci siano le condizioni e la necessità di ritornare a scuola in presenza da lunedì 10 gennaio in tutta Italia. Ora si attende la mossa di Draghi, perchè sembra certo che il governo sia intenzionato a impugnare la decisione del presidente della Regione, andando così allo scontro.

Il problema sono i tempi, considerato che per l’impugnativa, il Governo deve passare in Consiglio dei ministri. E dunque potrebbero non esserci i tempi per annullare l’ordinanza entro lunedì, con la conseguenza che almeno per il 10, ma anche per i giorni successivi, le scuole in Campania, eccetto le superiori, potrebbero davvero restare chiuse.

L’ordinanza di De Luca

L’ordinanza prevede fino al 29 gennaio “la sospensione delle attività in presenza dei servizi educativi per l’infanzia e dell’attività scolastica e didattica in presenza della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado”.

Nell’ordinanza è spiegato che “resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali”.

Campania nello scenario numero 4

Nell’ordinanza De Luca scrive anche che: “Il verbale della seduta della Cabina di regia del Ministero della Salute colloca la Regione Campania nello scenario numero 4, che si caratterizza per la massima gravità ed impone, sulla base delle indicazioni dell’Iss, l’immediata adozione di misure di contenimento del rischio epidemiologico”. Tutti i componenti dell’Unità di crisi della Regione Campania “condividono che lo scenario 4 attuale imponga decisioni immediate e straordinarie e che, in particolare, non possa prescindersi dalla sospensione delle attività in presenza, quantomeno nelle scuole dell’infanzia e del ciclo primario e secondario di primo grado”

De Luca aveva preannunciato la sua decisione in conferenza stampa, spiegando che a suo avviso “non ci sono le condizioni minime di sicurezza. In queste ore stanno lavorando le nostre strutture sanitarie, credo che ci sarà a breve una unità di crisi che prenderà atto di questa situazione in maniera responsabile credo che andremo alla proroga dell’apertura a fine gennaio per quanto riguarda medie ed elementari”.

Non tutti i genitori d’accordo con De Luca

Aveva anche spiegato che “c’è qualcuno che può sostenere che aprire le scuole nel caos totale favorisce la didattica e l’equilibrio psicologico dei nostri bambini e tranquillità dei docenti? È esattamente il contrario. Chi prende queste decisioni è nemico della scuola non amico”, aggiunge.

Il motivo che aveva spinto alla decisione era nei numeri: “Ci sono 3mila positivi tra il personale scolastico e credo 19mila positivi nella fascia 0-19 anni. La percentuale di vaccinazione che registriamo al di sotto delle prime medie e elementari è del 10%”.

Ora si aspetta la mossa del Governo. Se da un lato la decisione troverà il favore di molti genitori, presidi, docenti e ata che nei giorni scorsi hanno fatto sentire la loro preoccupazione in vista della riapertura delle scuole, c’è anche un nutrito fronte di genitori ‘no dad’ che spinge per il rientro in presenza da lunedì.