Accesso ai percorsi abilitanti senza test d’ingresso o sbarramenti, la richiesta del Coordinamento e non solo

Nuova presa di posizione da parte dei Docenti precari storici che all’indomani della decisione del ministero di stabilizzare il 30% degli idonei dei concorsi scuola dal 2020, vanno oltre chiedendo la stabilizzazione integrale dei precari storici.

Esperienza vanificata

Il Coordinamento Triennalisti pone ancora l’accento sulla mancanza di stabilità lavorativa per professionisti che loro malgrado costituiscono la spina dorsale della scuola italiana, senza però ricevere il giusto riconoscimento sia economico che contrattuale.

Anni di esperienza che evidentemente per il ministero non hanno il giusto valore, con la conseguenza che viene anche penalizzata la continuità didattica, a danno degli studenti.

Non solo richieste da parte del Coordinamento Triennalisti, ma anche proposte concrete, a cominciare dal ripristino del doppio canale di reclutamento, proseguendo per l’introduzione di una procedura di assunzione straordinaria, simile a quella adottata per gli insegnanti di religione, con accesso riservato ai docenti con almeno tre anni di servizio, la presentazione di una lezione e una graduatoria a esaurimento senza sbarramenti.

Convocazioni in presenza

I tre concorsi Pnnr in corso (il secondo fermo per la secondaria in attesa di conoscere gli ammessi all’orale e il Pnrr 3 che dovrebbe essere bandito entro fine anno) rendono il momento inevitabilmente più complicato, ma il ministero è comunque chiamato a intervenire prima possibile per evitare ulteriori penalizzazioni nei confronti dei precari.

Sotto accusa anche l’algoritmo per l’assegnazione delle Gps, che come ha dimostrato una recente sentenza, penalizza i docenti con punteggi maggiori. La richiesta è il ripristino delle convocazioni in presenza, che garantivano l’assegnazione delle cattedre in base al punteggio.

E poi, per i docenti con almeno tre anni di servizio, accesso ai percorsi abilitanti senza test d’ingresso o sbarramenti.

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