Scuola

Anno di prova docenti immessi in ruolo 2022: scontro tra ministero e sindacati per la retroattività della norma, 180 giorni di servizio, di cui 120 di attività didattica

Ci sono differenti vedute, come spesso accade, tra ministero e sindacati. Nello specifico, le diverse interpretazioni riguardano il nuovo periodo di formazione e prova per il personale docente neoimmesso in ruolo. Il confronto tra le parti non ha portato a una visione comune, e a sottolinearlo è il sindacato UIL, che sottolinea la distanza rispetto al punto di vista del Ministero.

Diverse interpretazioni

Il Miur ritiene che il percorso di formazione sia valido per tutte le categorie dei docenti neo immessi in ruolo o che hanno ottenuto il passaggio di ruolo a decorrere dall’a.s. 2022/23. Non è dello stesso parere UIL Scuola, secondo cui il nuovo percorso deve essere esente dall’effetto retroattivo, per cui dovrebbe lasciare fuori i docenti che non appartengano ai concorsi previsti e banditi ai sensi del D.L. 36.

Nel frattempo però a partire da agosto, sarà in vigore il nuovo percorso di formazione e prova per il personale docente. Percorso in base al quale per superare il periodo annuale di prova in servizio bisogna aver svolto servizio per almeno 180 giorni, dei quali almeno 120 per le attività didattiche.

Il test finale

Il decreto prevede anche che il personale docente dopo il periodo di prova deve superare un test finale. Lo scopo è verificare le competenze didattiche, a livello pratico.

Chi non supera il test finale o riceve una valutazione negativa del periodo di prova in servizio, deve sottoporsi a un altro periodo annuale di prova in servizio. Si tratterebbe in questo caso di un’ultima occasione, perchè in caso di ulteriore fallimento non ci sarebbe una terza possibilità.

Scontro con il ministero

UIL Scuola rifiuta l’interpretazione secondo cui il nuovo percorso di prova riguardi anche coloro i quali saranno immessi nei ruoli da quest’anno. Resterebbe fuori anche chi ha ottenuto il passaggio di ruolo per l’a.s. 2022/23 o a chi ha rinviato l’anno di prova all’a.s. 2022/23. Motivo di scontro anche l’introduzione di questo ulteriore “test” da superare, considerato che c’è già la valutazione dell’anno scolastico in cui il docente ha svolto tutto il percorso previsto.