Scuola

Mobilità docenti 2022: su 200mila domande verranno accolte meno della metà, pronti i ricorsi

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Ci sono ancora molti punti oscuri inerenti il rinnovo del contratto nazionale della scuola, soprattutto per quel che concerne la parte che regolamenta la mobilità docenti per i trasferimenti del triennio 2022/2024. Un aspetto che non ha soddisfatto appieno i sindacati, e infatti solo una sigla finora ha firmato l’accorso.

Meno della metà delle domande vengono accolte

A non convincere i tanti vincoli che limiterebbero eccessivamente le possibilità di riuscita da parte dei candidati. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, uno dei sindacati più scettici in merito spiega: “Ogni anno più di 200mila tra insegnanti e Ata presentano la domanda per potersi trasferire”, anche come assegnazione provvisoria, “ma purtroppo rispetto a queste domande solo meno della metà vengono accolte, a causa degli attuali vincoli che ci sono per i trasferimenti”. Quest’anno le cose andranno peggio, a causa delle nuove restrittive “aliquote relative ai trasferimenti che vanno a non contemplare tutti i posti disponibili” ma appena il 25 per cento. “Come Anief vogliamo che questi vincoli e queste aliquote cessino: è importante che, rispetto tra l’altro a tantissimi posti vacanti e disponibili, si possa permettere di contemplare il diritto alla vita con il diritto della famiglia”. Per farlo c’è solo un modo: prevedere aliquote al 100% dei posti per i trasferimenti.

Gli emendamenti richiesti

Secondo Anief sarebbe necessario modificare, mediante emendamenti legislativi, le percentuali dei posti da considerare utili ai trasferimenti. Il rischio è che in virtù di una mancanza di modifiche dei parametri previsti, i trasferimenti che avranno successo saranno pochi, meno che negli ultimi anni quando già questo tipo di domande hanno avuto scarso successo.

La richiesta è sempre quella di eliminare il nuovo vincolo triennale che non fa spostare per almeno 36 mesi il docente trasferito a livello interprovinciale, anche qualora non abbia inserito il codice “puntuale” dell’istituto.

Pronti i ricorsi

In caso contrario, Anief è pronto a ricorrere al giudice, in modo da assicurare che il personale scolastico possa beneficiare dei propri diritti, in primis quello di vivere vicino alla propria famiglia.

Le modifiche proposte sono: prevedere nelle aliquote il 100% dei posti nei trasferimenti, attivare corsi abilitanti per il personale docente di ruolo per passare da un ordine all’altro o da una disciplina all’altra e da e su sostegno, eliminare il blocco triennale per le assegnazioni provvisorie sul modello temporale delle assegnazioni temporanea già riconosciuto a tutti i dipendenti pubblici.

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