Nei giorni scorsi, anche un po’ a sorpresa, alcune regioni hanno iniziato a pubblicare le graduatorie dei concorsi Pnrr aggiornate con l’integrazione del 30% degli idonei prevista dal Decreto Scuola approvato nelle scorse settimane. E’ il caso dell’Usr Sicilia, che in questo senso verrà ricordato come il primo ufficio scolastico ad aver provveduto in tal senso.
Nessun vincolo di pubblicazione
Il fatto che alcune regioni stiano iniziando a pubblicare, in ogni caso non costituisce alcuna garanzia sul fatto che gli aggiornamenti possano arrivare nei prossimi giorni con una certa continuità, dal momento che il decreto scuola non vincola ad alcuna pubblicazione immediata.
Il decreto scuola stesso, specifica che l’integrazione del 30% degli idonei sarà utile unicamente in caso di posti residui dalle altre procedure assunzionali. Questo significa che pubblicare prima possibile non fa in realtà molta differenza da l punto di vista pratico, anche se certamente per i diretti interessati sapere prima possibile le possibilità di assunzione diventa sicuramente importante.
La stessa procedura contenuta nel decreto scuola prevede che il 30% degli idonei non venga incluso nello scorrimento in caso di rinunce, ma costituisca piuttosto una procedura separata. Si tratta infatti di uno scorrimento per rinunce inerente unicamente i posti già banditi.
L’arrotondamento del numero di idonei
Secondo il decreto scuola, si fa ricorso al 30% degli idonei solo in un secondo momento, nel caso in cui ci siano posti residui dopo tutte le altre assegnazioni. L’effetto dell’integrazione degli idonei a 30% non avrà le stesse conseguenze a livello nazionale, dal momento che potrà generare effetti molto diversi a seconda delle regioni e delle classi di concorso, soprattutto in caso di pochi posti banditi.
Un effetto che secondo i sindacati non rappresenta una distorsione da correggere quanto piuttosto un effetto collaterale positivo, se si considera che in caso di pochi posti, l’arrotondamento potrebbe da un lato produrre effetti sproporzionati, ma dall’altro generare un numero di assunzioni più ampio. Conseguenza del tutto positiva per un concorso ordinario se si considera che l’obiettivo dovrebbe essere l’assunzione di tutti gli idonei e non solo di una parte di essi.