Il presidente dell’Indire ha ipotizzato che i percorsi formativi per l’abilitazione potrebbero iniziare già ad aprile, ma questa prospettiva appare ottimistica. Il processo di attivazione richiede una serie di passaggi burocratici e organizzativi che potrebbero allungare i tempi di avvio.
Fattori che influenzano l’avvio dei percorsi
Affinché i percorsi possano effettivamente partire, è necessario attendere l’accoglimento del ministero nei confronti dei rilievi fatti dal Cspi nei giorni scorsi. In particolare, il comitato ha espresso perplessità circa lo svolgimento interamente online dei percorsi e in generale sull’eccessiva differenza formativa rispetto al Tfa, critiche che d’altra parte sono le stesse sollevate dai detrattori di questo doppio canale di specializzazione semplificato.
Le tempistiche reali
Nonostante la volontà di accelerare il processo, è improbabile che tutti questi passaggi si concludano in tempo per un avvio ad aprile. È più realistico pensare che i percorsi possano prendere il via nella seconda metà dell’anno, una volta completate le fasi di accreditamento e assegnazione dei posti.
L’avvio in primavera dei Corsi è stata garantita, in maniera non ufficiale, dal presidente Indire, figura che assicura buona credibilità, ma in ogni caso bisognerà attendere sviluppi ufficiali. Nelle prossime settimane sono attese comunicazioni ufficiali del Ministero e dell’Indire stesso per ricevere aggiornamenti concreti sulle tempistiche e sulle modalità di partecipazione.