Tfa sostegno 2024: niente specializzazione per mancanza di scuole disponibili per il tirocinio
La UIL Scuola di Reggio Calabria denuncia un caso emblematico che riguarda una corsista del TFA Sostegno per l’anno accademico 2024/2025, impossibilitata a completare il percorso di specializzazione per l’assenza di scuole disponibili ad accoglierla per il tirocinio obbligatorio di 300 ore. Nonostante la presenza di quattro istituti accreditati dall’USR Calabria nella zona di Locri, la corsista non ha trovato disponibilità per svolgere il tirocinio, un requisito indispensabile per il conseguimento del titolo finale.
Carenza di docenti specializzati
L’USR Calabria, con una comunicazione del 23 settembre 2024, aveva elencato gli istituti accreditati, tra cui il Polo Liceale Zaleuco, l’IIS Mazzone di Roccella Ionica e altri. Tuttavia, nessuna delle scuole indica ha accolto la richiesta del corsista, negandole così un diritto fondamentale alla formazione e creando un ostacolo burocratico nel percorso di specializzazione sul sostegno.
La UIL Scuola sottolinea come questo caso evidenzia un problema più ampio: la carenza di docenti specializzati sul sostegno in Calabria, una regione dove molti posti vengono coperti da personale precario e spesso non formato adeguatamente. La mancanza di supporto logistico e organizzativo per i corsisti, come dimostra questa vicenda, aggrava ulteriormente la situazione.
Tirocinio obbligatorio
Secondo le norme definite dal Decreto Ministeriale 92/2019, art. 3, comma 4, il tirocinio diretto e indiretto è obbligatorio per il TFA Sostegno e deve essere frequentato integralmente. Si tratta di 150 ore di tirocinio diretto, da svolgere in almeno 5 mesi presso istituti accreditati, e 150 ore di tirocinio indiretto, suddivise tra attività di rielaborazione con tutor e l’applicazione di tecnologie didattiche. La mancata possibilità di svolgere il tirocinio presso istituzioni accreditate compromette quindi l’intero percorso formativo del corsista.
La UIL Scuola chiede interventi concreti per rimuovere gli ostacoli burocratici e garantire che i corsisti possano completare il loro percorso formativo, contribuendo così a risolvere il problema cronico della carenza di docenti specializzati sul sostegno nella regione.
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