Scuola

Obbligo vaccinale scuola: subito personale e studenti over 12, poi anche i bambini

Dopo le parole di Draghi, che ha di fatto ufficializzato l’intenzione del Governo nelle prossime settimane di introdurre l’obbligo vaccinale, ulteriore passo in avanti rispetto al Green Pass che già di per se sta creando non poche polemiche, arriva anche l’opinione di importanti giurista a tracciare una strada che pare segnata.

Nessun problema giuridico

Lo sostiene Amerigo Cicchetti, direttore di ALTEMS, l’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica di Roma, secondo cui alcune categorie vanno vaccinate obbligatoriamente, a cominciare dal mondo della scuola. Anche abbassando notevolmente il limite di età. Secondo Cicchetti, l’obbligo vaccinale è indispensabile al fine di bloccare l’epidemia: “A mio parere – spiega – è una strada percorribile senza particolari problemi giuridici ma ritengo che l’obbligatorietà vada prevista non per tutti ma bensì per categorie precise, a partire dalla scuola, la PA ed i trasporti”. dunque non obbligo vaccinale per tutta la popolazione, ma per quelle categorie che per la natura dei loro rapporti sociali sono più a rischio e costituiscono un pericolo per la diffusione veloce del virus.

Credo che l’obbligo vaccinale – spiega Cicchetti – vada previsto innanzitutto per la scuola, ovvero per gli studenti e gli insegnanti, al fine di limitare una accelerazione del contagio. L’obbligo vaccinale infatti ridurrebbe al minimo la possibilità che la scuola possa diventare un veicolo di diffusione. Credo che l’obbligo sarebbe opportuno e fattibile per la scuola, dunque, a partire dagli studenti sopra i 12 anni, da estendersi anche ai più piccoli una volta che i vaccini saranno approvato anche per i bambini sotto gli 11 anni”.

Non solo la scuola

Ma non colo la scuola a necessitare dell’obbligo vaccinale: ci sono anche altre categorie a rischio, e per questo l’obbligo “andrebbe esteso anche all’Università, al personale dei trasporti ed a tutte quelle categorie della Pubblica amministrazione a contatto con il pubblico”.

Draghi nelle scorse ore ha di fatto confermato quello che aveva anticipato Sileri qualche giorno fa, confermando di fatto le intenzioni del Governo di introdurre l’obbligo vaccinale in tempi brevi. La risposta volontaria alla vaccinazione, con l’introduzione del Green Pass, è stata buona ma evidentemente non sufficiente, anche in considerazione del fatto che ci sono ampie percentuali di popolazione a rischio, over 50, ancora reticenti. Draghi ha confermato che l’obbligo vaccinale è argomento di discussione in seno al Governo: “Il ministro Speranza e io ne stiamo discutendo: l’orientamento” è che l’uso del green pass “verrà esteso“. Dovremo “decidere esattamente quali sono i settori e quali passi, faremo una cabina di regia, ma la direzione è quella.