Scuola

Il Green pass scuola non basta, Draghi vuole l’obbligo vaccinale

Se il Green Pass scuola sta già suscitando polemiche e proteste (anche se la percentuale di non vaccinati tra il personale scolastico è scesa al di sotto del 10%), ne susciterà ancora di più il possibile obbligo vaccinale in arrivo nelle prossime settimane. Inizia a parlarne il presidente del Consiglio Mario Draghi, che ha ammesso come questa sia una possibilità al vaglio del Governo, extrema ratio se la situazione pandemica dovesse renderla necessaria.

La decisione nelle prossime settimane

E così se da un lato si apre ai test salivari, sufficienti per ottenere il Green Pass (a prezzi calmierati) dall’altro ci si avvicina a superare il Green Pass stesso, con l’introduzione di un obbligo vaccinale che di fatto eliminerebbe le polemiche, ma che probabilmente susciterebbe ancora più proteste tra i no vax in tutta Italia, e non sono pochi. Draghi ha ammesso che arriverà l’obbligo vaccinale nelle prossime settimane, anche se non è ancora stato stabilito nulla, almeno a livello ufficiale. E ha confermato anche che si attende la risposta di Ema e Aifa in merito alla terza dose di vaccino.

Insomma il Green Pass sta funzionando bene, ma forse non basterà. L’autunno fa paura, con la ripresa delle attività lavorative, scolastiche e con il pieno utilizzo dei trasporti. Ci sono ancora troppe incognite riguardo una curva pandemica che in generale per il momento è tenuta sotto controllo. E proprio per questo non si vuole rischiare nulla. Stringendo, se possibile, ancora di più il cerchio attorno ai non vaccinati.

Vaccinato il 70% della popolazione sopra i 12 anni

I numeri sono incoraggianti in generale, ma restano alcune fasce di età, tra le più a rischio, ancora reticenti al vaccino: “Più di 38 milioni di italiani hanno già liberamente scelto e completato il ciclo vaccinale, oltre il 70% della popolazione sopra i 12 anni, a cui si aggiungono 5 milioni di cittadini guariti. La Lega era e rimane contro obblighi, multe e discriminazioni, ricordando che in nessun Paese europeo esiste l’obbligo vaccinale per la popolazione. Insistiamo invece, e porteremo la proposta al voto anche in Parlamento, perché lo Stato garantisca tamponi gratuiti, salivari e rapidi, per tutti coloro che ne abbiano necessità”, ha spiegato la Lega.

Intanto la buona notizia per i vaccinati è che il Parlamento con un emendamento approvato dalla Commissione affari sociali al decreto sulla certificazione verde prevede l’estensione a 12 mesi del green pass. Come detto, inoltre, via libera all’utilizzo di tamponi salivari per ottenere il green pass. Intanto i primi giorni di Green Pass scuola stanno procedendo in linea di massima abbastanza bene, nonostante non siano mancati momenti di tensione. Ma in generale si tratta di pochi casi isolati, una decina in tutto, che hanno comunque confermato come in sede di controllo da parte dei dirigenti scolastici serva ancora qualche certezza in più.