L’anno scolastico che si è appena concluso è stato caratterizzato dall’introduzione della novità dell’interpello, strumento di convocazione per le supplenze da parte delle scuole che ha preso il posto della storica domanda di messa a disposizione. Un esperimento che non si può definire totalmente positivo, dal momento che quello che era stato pensato come un meccanismo per garantire maggiore trasparenza, si è rivelato in realtà farraginoso e penalizzante sia per le scuole che per i destinatari finali, ovvero i docenti precari in attesa di incarico.
Il sistema misto
A conferma di ciò, il fatto che il sistema ha pensato a una modifica in corsa con un sistema misto che consentisse maggiore celerità, soprattutto per quelle supplenze da assegnare tramite interpello di breve durata che finivano per trasformarsi in posti vacanti per l’impossibilità del sistema di garantire comunicazione, risposata e convocazione in tempo utile.
Cosa accadrà il prossimo anno? In molti auspicano il ritorno al sistema della messa a disposizione, che consentiva ai docenti di inviare indiscriminatamente e-mail di disponibilità a tutte le scuole per le quali erano interessate a ottenere incarico per poi attendere risposta da parte delle segreterie tramite convocazione dal dirigente scolastico.
L’adeguamento dei siti
Un sistema ormai superato, e nessuna comunicazione ministeriale fa pensare a una marcia indietro. Anche perché proprio per garantire il corretto funzionamento dello stesso, è stato necessario un adeguamento dei siti degli uffici scolastici che ha richiesto uno sforzo non da poco, e che dovrebbe dare i suoi frutti già a partire da settembre, quando partiranno i nuovi interpelli.
Il sistema dell’interpello rispetto a quello della messa a disposizione è stato pensato per garantire maggiore trasparenza a tutto il meccanismo, e tornare indietro vorrebbe dire sconfessare la filosofia che c’era dietro, ammettendo l’incapacità gestionale nell’adeguare il passaggio di consegne.
L’adeguamento dei portali
Al momento dunque il ritorno al sistema mad non è previsto (sistema che in ogni caso non è stato ancora completamente abbandonato ma che resiste). Certo le problematiche che potevano essere accettate e perdonate lo scorso anno in quanto novità, saranno meno tollerabili quest’anno, dal momento che dovrebbero venire meno gli scogli principali dello scorso anno, ovvero mancanza di informazione e della difficoltà di accesso ai siti degli Uffici Scolastici. Proprio l’adeguamento dei portali che adesso sono strutturati in modo da accogliere le richieste, dovrebbe garantire migliore efficienza, mostrando tutti i lati positivi che il nuovo sistema si proponeva di introdurre.