Aumento stipendio docenti 2025: bocciati gli emendamenti al decreto scuola, rinnovo contratto in salita

Nuovo stop agli aumenti di stipendio docenti e Ata che rischia di complicare ulteriormente la chiusura della trattativa per il rinnovo del contratto scuola. Un brutto segnale dopo il no all’introduzione dei buoni pasto, che aveva già messo sul piede di guerra sindacati promotori come Anief in vista della ripresa delle trattative all’Aran.

Rinnovo contratto in salita

Se il ministero spera di chiudere con una firma entro l’estate, questi emendamenti bocciati al ‘decreto Scuola’ non rappresentano sicuramente il miglior viatico per avvicinare le parti. Proprio al questione dei buoni pasto, uscita dalla porta degli emendamenti, dovrebbe rientrare dalla finestra nella trattativa per il rinnovo del contratto scuola, altrimenti sarà stop a oltranza delle contrattazioni. Questo almeno il punto di vista di Anief, che non fa sconti.

La bocciature degli emendamenti agli aumenti di stipendio docenti, di certo non contribuisce a rasserenare gli animi.

Gli emendamenti passati

Le buona notizie arrivano dal via libera ad altri emendamenti sicuramente importanti come l’assunzione in ruolo dei docenti idonei ai concorsi dal 2020 e di educazione motoria alla primaria, la mini call veloce per gli idonei dei concorsi in altra regione nella scuola, i contratti post-doc e incarichi di ricerca per l’Università.

Proprio l’estensione al 30% delle graduatorie del primo concorso PNRR per gli idonei sono sicuramente un segnale di apertura positivo, ma l’obiettivo dei sindacati resta il raggiungimento di una percentuale piena, e non solo inferiore a un terzo.

Altri temi ancora in sospeso sono quelli di cui si dibatte da anni, come il doppio canale di reclutamento che consenta l’assunzione dei precari dalle gps e degli idonei dei concorsi.

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