La trattativa per il rinnovo del contratto scuola tra sindacati e ministero passa anche per l’introduzione del buono pasto per docenti e Ata. E’ un cavallo di battaglia che Anief sta portando avanti con forza anche alla ripresa del tavolo all’Aran per discutere degli elementi che contraddistinguono il rinnovo contrattuale del comparto istruzione e ricerca.
La contrattazione integrativa
Non solo aumento dello stipendio del personale scolastico, o meglio non solo con aumenti diretti in busta paga, ma anche mediante elementi accessori che possono incrementare indirettamente il potere d’acquisto di docenti e ata, come appunto i buoni pasto.
L’esatto importo è ancora oggetto di discussione, così come la decisione finale se sarà possibile introdurre i buoni pasto oppure no. Tutti i criteri saranno oggetto di definizione in sede di contrattazione integrativa.
In ogni caso se ne continua a parlare, ed è comunque una notizia importante, anche perché si tratta di una proposta che fa parte integrante della bozza della parte comune del contratto. Il personale scolastico è di fatto l’unico settore della pubblica amministrazione che non beneficia di questo diritto, addirittura previsto per chi lavora in modalità smart working.
Il problema dei fondi
Quello di oggi è stato il terzo incontro tra le parti, il primo dopo la lunga pausa tra festività pasquali e ponti del fine settimana. L’obiettivo è alla ripresa delle attività, al quarto incontro, avere le idee ancora più chiare.
L’idea è quella di concedere 13 euro al giorno di boni pasto a dipendente scolastico. Anief vuole capire se il problema riguarda la linea di principio o i fondi, in questo secondo caso per procedere con la ricerca di soluzioni come avvenuto per la formazione. Ora l’aggiornamento è al prossimo appuntamento previsto per il prossimo 28 maggio alle 15:00, che potrebbe essere in questo senso decisivo.