Prosegue la telenovela inerente la procedura per la conferma del docente di sostegno su richiesta della famiglia. Dopo la notizia che il Tar Lazio avrebbe respinto l’istanza, presentata da FLC CGIL e Gilda, di sospensiva urgente del decreto ministeriale, arriva la precisazione di Cgil.
La decisione del giudice
La decisione del giudice è motivata dalla presenza di errori materiali nel ricorso stesso. L’errore deriva dall’aver richiesto l’intervento del Presidente del Tar e non l’intervento in sede collegiale.
Il Presidente del Tar ha respinto la sospensione del decreto, fissando l’udienza collegiale per il 25 settembre 2025. Una precisazione importante perché l’errore materiale ha spinto il il Presidente del Tar ha rinviare a una trattazione collegiale.
Sulla base della nuova circostanza, il Tar Lazio ha deciso di riconvocare la parti il prossimo 21 maggio. Prima quindi che si concluda la procedura di presentazione delle richieste di conferma dei docenti da parte della famiglia, fissata per fine mese. E in anticipo rispetto alla data dell’udienza prevista in un primo momento per il 25 settembre 2025, ad anno scolastico iniziato e a procedura di assegnazione delle cattedre conclusa.
Cosa succede adesso
In quell’occasione, in sede collegiale, verranno verificati i presupposti giuridici per decidere se sospendere o meno gli effetti del decreto ministeriale.
Per il momento dunque la decisione di respingere l’istanza non si riferisce al contenuto del decreto ma a una questione più tecnica e formale. Una buona notizia per quanti ancora sperano che alla fine si decida di non applicare una legge che viene ritenuta incostituzionale e foriera di favoritismo e clientelismi.