Riscatto laurea a 900 euro l’anno: anche per precari e per chi non lavora, prosegue l’iter della proposta di legge

Il riscatto agevolato della laurea rappresenta una misura già esistente, ma una nuova proposta di legge mira a renderlo ancora più accessibile grazie a una significativa riduzione dell’aliquota al 5%. Ne parla chi ha presentato il disegno di legge, la senatrice Carmela Bucalo di Fratelli d’Italia, a Orizzonte Scuola. Questo intervento comporterebbe un abbattimento dei costi da circa 6.076 euro all’anno a soli 900 euro per ogni anno di studi, con la possibilità di rateizzazione. L’obiettivo è rendere economicamente sostenibile questa opportunità, permettendo a un numero maggiore di persone di riscattare il proprio percorso formativo.

Chi può accedere al riscatto agevolato?

La proposta non riguarda esclusivamente i docenti, ma si estende a tutto il personale del comparto istruzione e ricerca, inclusi il personale amministrativo, tecnico, gli enti di ricerca e il settore AFAM. Un altro elemento chiave della misura è la sua ampia accessibilità: potranno farne richiesta sia i lavoratori a tempo indeterminato che quelli a tempo determinato, così come i precari e persino chi attualmente non ha un impiego. Inoltre, il provvedimento non è vincolato all’anno di assunzione, permettendo quindi anche a chi è già in servizio da tempo di beneficiarne.

Una maggiore copertura: non solo laurea

Un aspetto innovativo della proposta è l’estensione del riscatto a tutti gli anni di formazione universitaria, non limitandosi esclusivamente alla laurea. Questo potrebbe includere master, corsi di specializzazione e altri percorsi accademici riconosciuti, ampliando così le possibilità di valorizzazione dei titoli di studio.

Quando sarà calendarizzata la proposta?

Nonostante l’auspicio di una rapida discussione, non è ancora possibile stabilire una data precisa per la calendarizzazione della proposta. La Commissione Istruzione del Senato è già al lavoro, ma l’iter legislativo prevede diverse fasi. Una volta calendarizzato, il testo verrà esaminato in una serie di audizioni, durante le quali saranno ascoltati sindacati e associazioni per raccogliere proposte e osservazioni. Seguirà la fase di stesura degli emendamenti e la riformulazione del testo, fino all’approvazione in Commissione. Successivamente, la proposta passerà all’Aula con il mandato al relatore.

Un processo tecnico ma decisivo

Sebbene spesso poco visibile al pubblico, il percorso di approvazione della proposta è cruciale. Il confronto tra le parti e il lavoro tecnico svolto nelle fasi preliminari sono determinanti per garantire un esito positivo e la successiva applicazione della misura. L’obiettivo finale è quello di offrire una concreta opportunità di riscatto della laurea a costi sostenibili, contribuendo al riconoscimento del valore della formazione universitaria nel mondo del lavoro.

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