Tfa Indire: addio ai 30 cfu, per specializzarsi serviranno fino a 48 crediti
Salta la prospettiva per i docenti con tre anni di servizio e per i possessori di titolo estero di specializzarsi sul sostegno con soli 30 cfu. Quella che era stata una linea guida circa i crediti che sarebbero serviti per diventare docenti di sostegno mediante i Corsi Indire viene smentito a pochi giorni dall’avvio dei corsi stessi.
Giovedì avremo l’ufficialità nel corso dell’incontro tra ministero e sindacati per definire i Corsi Indire, ma sappiamo già che sono aumentati i crediti da conseguire per specializzarsi, a seconda della propria condizione di partenza. L’unica certezza è che non basteranno più 30 cfu, ma che saranno di più. Una decisione presa dal ministero probabilmente anche per smorzare le critiche da parte dei detrattori del Tfa Indire, ritenuto troppo semplificato rispetto al Tfa sostegno, nonostante sia riservato a docenti con esperienza.
Secondo le anticipazioni che verranno confermate giovedì, i corsi per i docenti che hanno prestato 3 anni di servizio prevedono il conseguimento di 40 CFU mentre per quelli riservati ai docenti con specializzazione conseguita all’estero sono richiesti 48 CFU.
Chi ha conseguito specializzazione all’estero e ha anche svolto almeno un anno di servizio in Italia su sostegno avrà una riduzione a 36 cfu, comunque di più dei 30 inizialmente previsti.
Penso proprio che ai detrattori non fregasse nulla dei crediti. Codesti non volevano questo corso perché sanno che verranno inesorabilmente scavalcati nelle gps di prima fascia nel 2026. Sono migliaia i docenti con oltre 3 anni di servizio contro gli attuali presenti in prima fascia con nessun servizio o qualche mese. Per gli esteri c’è da dire che sono da considerare Paperoni. Migliaia di euro per il tfa estero. Più migliaia per quello indire: un mutuo praticamente. Complimenti. Un affarone.