Corsi Indire sostegno: altro che 30 cfu, ne serviranno 48 o 36, per ogni credito un minimo di 25 ore di attività formativa
Non basteranno 30 cfu per ottenere la specializzazione sul sostegno con i corsi Indire, almeno per i docenti che hanno conseguito un titolo sul sostegno all’estero e che attendono il riconoscimento in Italia. Lo sostiene oggi Orizzonte Scuola a due giorni dall’incontro che ci sarà mercoledì al ministero con i sindacati e che fornirà risposte più dettagliate in tal senso.
I Corsi Indire sanciti dall’articolo 7 del decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71, sono rivolti ai docenti che, alla data di entrata in vigore del DL 71/2024 hanno superato un percorso formativo sul sostegno all’estero presso un’università legalmente accreditata o altro ente riconosciuto, e hanno un procedimento di riconoscimento in corso oltre i termini di legge o che hanno avviato un contenzioso giurisdizionale per mancata conclusione del procedimento nei tempi previsti.
Potranno iscriversi i docenti che avranno rinunciato alla richiesta di riconoscimento del titolo estero. Maggiori informazioni saranno fornite dal Decreto. Come annunciato nei giorni scorsi, il ministero va verso un aumento dei crediti necessari per ottenere la specializzazione.
Per i docenti che hanno conseguito un titolo sul sostegno all’estero e attendono il riconoscimento in Italia, dovrebbero essere necessari 48 CFU per chi non ha maturato almeno un anno di servizio su posto di sostegno in una scuola italiana e solo 36 CFU per chi ha già lavorato almeno un anno su sostegno in Italia, con il tirocinio considerato assolto. Comunque di più dei 30 indicati finora. Per ottenere ogni credito, serviranno un minimo di 25 ore di attività formativa composta da lezioni, studio individuale, laboratori e tirocinio.