Nomine gps 2024: punteggi sempre più elevati per ottenere una supplenza e riduzione degli incarichi, lo scenario per i prossimi anni preoccupa chi attende un incarico
Meno supplenze assegnate e sempre più difficile ottenerle, se non si dispone di un punteggio elevato in graduatoria. E’ la fotografia della scuola italiana a un mese dall’avvio dell’algoritmo per l’assegnazione degli incarichi a tempo determinato. Una procedura sempre ampiamente criticata dagli attori protagonisti che quest’anno a vissuto probabilmente il punto più basso da quando è stata istituita, soprattutto se si considera le aspettative riposte in virtù dei miglioramenti annunciati.
150mila cattedre
Al di là dell’efficacia della procedura, i dati del ministero dicono che il numero delle supplenze per il personale docente ha registrato una significativa riduzione rispetto agli anni precedenti. Per il momento, a lavori ancora in corso e con turni di nomina ancora da chiudere in molte province, sono state infatti assegnate circa 150 mila cattedre.
Fa da contraltare a questo dato il fatto che nonostante ci sia stata una riduzione delle supplenze, diventa sempre più difficile ottenerle, considerato che si registra un aumento dei punteggi medi nelle graduatorie. Uno scenario inevitabile alla luce del fatto che in mancanza di stabilizzazioni, molti docenti precari hanno accumulato anni di servizio e titoli aggiuntivi.
I punteggi in graduatoria
Una serie di certificazioni linguistiche, master, corsi di perfezionamento e non solo che hanno consentito a molti docenti di aumentare esponenzialmente il loro punteggio in graduatoria,
La conseguenza più immediata della riduzione delle supplenze e dell’aumento medio dei punteggi comporta che i docenti inseriti nelle GPS, la cui principale fonte di sostentamento lavorativa ed economica sono gli incarichi annuali o temporanei, avranno sempre più difficoltà nel trovare opportunità di lavoro. Una situazione che si acuisce nelle regioni dove l’organico di ruolo è stato già aumentato.
Lo scenario futuro
Altra conseguenza della riduzione delle supplenze è la condizione dei neolaureati e di chi cerca di entrare per la prima volta nel mondo della scuola. Confrontarsi con questi punteggi elevati nelle graduatorie e poche supplenze disponibili è un problema che incide sull’attesa per l’accesso a incarichi importanti.
INUTILE BANDIRE UN ALTRO CONCORSO AL QUALE RIPARTECIPANO TUTTI QUELLI DEL PRIMO PNRR .ANCHE PERCHÉ SARÀ PIÙ SELETTIVO .I PREPARATI VERRANNO SCAVALCATI DA QUELLI CHE HANNO FATTO IL SERVIZIO CIVILE (FALSO) CHE NON HA NULLA A CHE VEDERE CON LA PREPARAZIONE DEI DOCENTI .NON FARE QUESTO SECONDO CONCORSO SIGNIFICA RISPARMIARE TANTI MILIONI DI EURO DA INVESTIRE NELL ‘ASSUMERE GLI IDONEI DEI CONCORSI FATTI ,ANCHE PERCHÉ I CONCORRENTI SARANNO GLI STESSI
Avere un punteggio alto non significa nulla, 220punti infanzia sono 24esima, l’algoritmo ha iniziato a nominare dalla 98esima e lavorano insegnanti con 50 punti.io a casa con la desolazione più totale perché nemmeno le supl da gi arrivano con la frequenza dello scorso anno.
Salve non capisco il perché delle messe a disposizione o interpelli, quando ci sono chilometri di graduatorie bloccate da smaltire ! E un controsenso.