Stabilizzare il personale precario con almeno 3 anni di servizio. E’ la priorità di Rossano Sasso, sottosegretario al Ministero dell’Istruzione, in vista del possibile successo alle elezioni del centrodestra di fine settembre, almeno in base a quanto raccontano ad oggi i sondaggi che vedono la coalizione guidata da Giorgia Meloni in vantaggio.

Percorso abilitante al termine del quale prevedere una valutazione

“Ho sentito delle critiche sui precari, secondo cui questi non sarebbero idonei a insegnare. Ma se lo sono a tempo determinato non vedo perché non lo possano essere a tempo indeterminato” dice a Tecnica della Scuola Sasso. La proposta è quella di un anno di formazione, con un percorso abilitante al termine del quale prevedere una valutazione. Per questo addio al concorso a crocette o a risposta aperta, che si è dimostrato fallimentare.

Via libera invece all’esposizione di un’unità didattica, orale che metta in cattedra un docente che sia capace di trasmettere il sapere, non che sia un campione di nozionismo.

Rinnovo del contratto scuola

Altro tema imprescindibile per chiunque si dovrà confrontare con i sindacati e in generale per chi voglia dare risposte alla scuola e ai docenti è aumentare gli stipendi dei docenti. Per fare questo sarà indispensabile arrivare a un accordo per il rinnovo del contratto scuola, riaprendo una trattativa tra Governo e sindacati che per il momento sembra preclusa.

Le priorità della Lega sono quelle di mantenere le scuole aperte, didattica in presenza. Poi stabilizzare i precari, adeguare gli stipendi.

Scenari futuri

In altre parole, fare in modo che non si verifichino più situazioni in base alle quali ci sia una discriminazione tra personale di ruolo e non di ruolo a partire dalle fasce stipendiali. Uno scenario in cui un docente precario possa lavorare 20 anni senza percepire un aumento di stipendio a differenza dei propri colleghi di ruolo deve diventare un lontano ricordo.