Assunzioni sostegno: al Nord si arriva alla seconda fascia incrociata per primaria e infanzia, al Sud non si scorre neppure la prima fascia
In attesa che diventino operativi i nuovi provvedimenti del ministero in ambito sostegno (corsi Indire per specializzare i docenti con tre anni di servizio e conferma del docente su richiesta della famiglia) si registrano ancora notevoli squilibri a livello nazionale per quel che concerne le cattedre.
Disequilibrio tra Nord e Sud
Secondo i sindacati, sul sostegno non c’è omogeneità a livello nazionale dal momento che le statistiche dicono che al nord si arriva seconda fascia incrociata, soprattutto primaria e infanzia e al sud forse neppure tutta prima fascia.
L’allarme lo lancia il segretario nazionale della Cisl Scuola Attilio Varengo, sostenendo come non sia ancora stato risolto un certo disequilibrio tra Nord e Sud e tra domanda e offerta nel mondo della scuola. Queste problematiche sono enfatizzate dal fatto che in alcune parti del Paese si registra un eccesso di docenti specializzati anche nella scuola secondaria di primo ma soprattutto di secondo grado.
Situazione diametralmente opposta in alcune regioni settentrionali del territorio nazionale dove invece si fa fatica a trovare docenti specializzati.
Assenza di personale specializzato
Una situazione che comporta l’assegnazione di cattedre sul sostegno a docenti privi di specializzazione, penalizzando l’insegnamento degli alunni con disabilità. Una problematica che il ministero vuole provare a risolvere con i nuovi Corsi Indire di prossimo avvio destinati ai docenti con tre anni di servizio sul sostegno che consentirebbero di specializzare un gran numero di docenti e che conferirebbe anche abilità specifiche sulle singole disabilità.
Secondo i sindacati, al Nord si arriva alla seconda fascia incrociata. Questo vuol dire che le scuole hanno difficoltà a coprire i posti di sostegno in assenza di personale specializzato. Ma questo avviene anche per quel che concerne il personale non specializzato inserito in graduatoria GPS seconda fascia, cioè con il triennio di servizio.
L’incrocio di punteggio
La conseguenza è che si è costretti a fare ricorso all’incrocio delle graduatorie. Le scuole quindi devono fare ricorso a tutti i docenti che si sono iscritti per le classi comuni, incrociarle per punteggio e andare a scorrere queste nuove graduatorie. Solo in questo modo diventa possibile reperire in possibile aspirante a coprire la cattedra.
Invece al Sud, in alcune province, non è necessario scorrere tutta la prima fascia, dal momento che c’è un eccesso di docenti in possesso di specializzazione in attesa di cattedra.
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