
Prosegue la presa di servizio dei docenti inseriti nelle graduatorie Gps aggiornate quest’anno e che hanno provveduto a compilare la domanda per le max 150 preferenze per essere convocati per le supplenze in vista dell’anno scolastico appena iniziato. Diverse province hanno perfezionato il primo turno di nomina, alcune hanno già iniziato con il secondo.
Grandi città ancora ferme
Ma ci sono ancora alcune province ferme, e preoccupa il fatto che a essere ancora bloccate siano grandi città come Roma, Napoli, Bari. Questa settimana in ogni caso dovrebbe essere decisiva per sbloccare tutta una serie di situazioni. Garanzie non ce ne sono ma il fatto che in questi giorni stanno iniziando molte lezioni in tutta Italia dovrà servire da stimolo per accelerare le operazioni.
Il fatto che i tempi stringano è certificato dalla decisione di molte province di non pubblicare le graduatorie definitive consentendo la tempistica di cinque giorni per consentire il reclamo ma di demandare la verifica dei titoli direttamente alle scuole presso le quali i singoli docenti dovranno firmare nei prossimi giorni la presa di servizio.
I primi turni di disponibilità
Una decisione che certo non contribuisce a garantire l’assenza di polemiche e proteste da parte dei docenti interessati dal momento che così facendo molte nomine verranno annullate dopo essere state tolte dai primi turni di disponibilità. Torneranno quindi in algoritmo solo per quei docenti, peggio posizionati in graduatoria, ancora non interessati dalle nomine.
Sarà interessante vedere quale sarà la situazione a livello nazionale entro la fine di questa settimana: se inizialmente l’obiettivo era quello di procedere con il primo turno di nomina entro la fine di agosto, è evidente come l’obiettivo sia stato ampiamente disatteso considerato che solo pochissime province sono riuscite ad avviare l’algoritmo negli ultimi giorni del mese scorso.
Torna nel frattempo di moda la questione dell’algoritmo che non torna indietro, e che così facendo, secondo molti docenti penalizzati, non garantisce equilibrio e non assicura che vengano premiati coloro i quali sono posizionati meglio in elenco.