Scuola

Concorso straordinario abilitante 2023: niente sconto o rimborso per chi si sta iscrivendo alla prossima procedura

Che fine ha fatto il concorso straordinario abilitante, e che ruolo ha adesso per chi ha già pagato l’iscrizione di una tassa finita nel dimenticatoio adesso che non sembra esserci più possibilità di vederlo attuato. I prossimi concorsi scuola in programma sono quelli che appartengono allo straordinario ter, ovvero il concorso scuola 2023 appena bandito e per il quale sono già aperte le iscrizioni fino al 9 gennaio 2024.

L’integrazione ulteriore

Concorso bandito per la scuola secondaria e la scuola di infanzia e primaria, da circa 30.000 posti suddivisi tra le diverse classi di concorso e posti, in attesa di una ulteriore integrazione fino a 44.000 posti. Per chi vuole partecipare a questi bandi andrà versato un un contributo di segreteria per poter partecipare al concorso.

La trasformazione del concorso abilitante

Anche di più è stato versato da parte di chi doveva partecipare al concorso straordinario per l’abilitazione, indetto dal Ministero Azzolina con DD n. 497 del 28 aprile 2020, è rinviato a tappe successive fino a diventare tutt’altro nel decreto di formazione e reclutamento legato al PNNR e i suoi aggiornamenti. Alla fine è confluito in un corso di abilitazione da 30 CFU, la cui attivazione è prevista dal DPCM 4 agosto 2023. Ma cosa succede a chi ha versato i 15 euro di tassa? Adesso quel concorso selettivo destinato a chi voleva conseguire l’abilitazione è diventato un percorso da 30 CFU del DPCM sui percorsi abilitanti.

Nessun rimborso o sconto

Lo Stato ha incassato nel frattempo però i 15 euro del contributo di segreteria senza più restituirli. Il paradosso è che adesso chi ha versato questo contributo e vuole iscriversi al nuovo concorso scuola 2023, non avrà diritto a nessuno sconto o rimborso nonostante avesse già pagato i 15 euro. Un’occasione persa da parte dello Stato, al di là dell’importo che può essere considerato più o meno esiguo, per dimostrare attenzione nei confronti di chi ha versato un contributo per un concorso che non è mai stato realizzato.

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