Scuola

Concorso straordinario ter 2023: l’annuncio a sorpresa del ministro Valditara

In attesa del bando ufficiale che dovrebbe vedere la luce nei prossimi giorni, continuano ad emergere nuovi dettagli significativi circa l’attuazione dell’ormai imminente concorso straordinario ter voluto dal ministro Valditara per stabilizzare prima possibile 35mila precari.

Un concorso che non convince i sindacati

L’annuncio del ministro dell’istruzione ha più volte ribadito lo scopo della procedura e le sue caratteristiche principali, tuttavia, solo il bando potrà fugare ogni residuo dubbio circa le caratteristiche di un concorso che sin dal suo primo annuncio non ha convinto i sindacati, sia per quel che riguarda le tempistiche sia per quel che riguarda le sue potenzialità di contrastare il precariato e la supplentite.

Rivolto a 35mila insegnanti

Intanto, in attesa del bando ufficiale che di fatto è stato già messo nero su bianco dal ministero, salvo piccoli dettagli, il ministero dell’Istruzione e del Merito ha confermato che il concorso prevede una ulteriore novità riguardo il concorso riservato per l’assunzione di circa 35.000 insegnanti.

Ricordiamo che il concorso di prossima attuazione prevede la partecipazione degli insegnanti precari delle scuole paritarie, con almeno 36 mesi di servizio.

L’annuncio di Valditara a sorpresa

La novità riguarda l’abolizione della norma in base alla quale solo gli insegnanti non di ruolo delle scuole statali avevano diritto a partecipare alla prova, realizzata nell’ambito del PNRR.

La novità è stata confermata dallo stesso Ministro Giuseppe Valditara durante il convegno “A cosa serve la scuola?” che si è tenuto a Milano.

Anche scuole non statali

“Proporremo un emendamento a un prossimo decreto legge, per far sì che i 36 mesi di insegnamento in una scuola non statale siano equivalenti a quelli nella scuola statale”, ha confermato il ministro.

Ora non resta che attendere l’ufficialità di ogni dettaglio nel bando che non dovrebbe arrivare oltre la fine di giugno.