Scuola

Concorso straordinario abilitante: sempre più lontano, ma DPCM 60 Cfu va incontro ai docenti ingabbiati

L’incertezza continua a gravare sulla situazione dei docenti “ingabbiati”, ovvero quegli insegnanti già assunti in ruolo che desiderano cambiare il loro ruolo o grado d’istruzione, ma che si trovano bloccati a causa dell’assenza di un corso abilitante adeguato.

Situazione di incertezza

Questa categoria di docenti, che già possiede un’abilitazione o un ruolo, si trova in una situazione di stallo a causa del mancato rilascio del DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) relativo ai 60 CFU/30 CFU previsti dalla riforma del reclutamento Bianchi delineata con il DL (Decreto Legge) 36/2022.

Il concorso straordinario per l’abilitazione, indetto con il Decreto Direttoriale n. 497 del 27 aprile 2020, è stato per lungo tempo trascurato senza alcuna traccia, rendendo la situazione ancora più complessa e incerta per questi docenti.

Concorso obsoleto

Con l’emissione del DPCM, tale concorso è stato definito “obsoleto”. Pertanto, si prevede di procedere con i 30 CFU, ma il sindacato ha richiesto al Ministero di pubblicare un avviso ufficiale che informi sulla mancata attuazione del concorso del 2020 e fornisca le procedure per il rimborso delle somme versate, pari a 15 euro.

Secondo il decreto Bianchi, all’articolo 2 ter, comma 4:

“Coloro che sono già in possesso di abilitazione su una classe di concorso o su altro grado di istruzione e coloro che sono in possesso della specializzazione sul sostegno possono conseguire, fermo restando il possesso del titolo di studio necessario con riferimento alla classe di concorso, l’abilitazione in altre classi di concorso o in altri gradi di istruzione attraverso l’acquisizione di 30 CFU/CFA del percorso universitario e accademico di formazione iniziale”.

Di questi 30 CFU, 20 CFU/CFA devono essere acquisiti nell’ambito delle “metodologie e tecnologie didattiche applicate alle discipline di riferimento”, mentre gli altri 10 CFU/CFA riguardano il tirocinio diretto.

Il possesso di altra abilitazione

Inoltre, “per ogni CFU/CFA di tirocinio, l’impegno in presenza nelle classi non può essere inferiore a 12 ore”.

Pertanto, coloro che già posseggono un’altra abilitazione per una diversa classe di concorso o grado di istruzione, così come coloro che hanno già ottenuto la specializzazione sul sostegno, potranno acquisire una nuova abilitazione relativa al nuovo percorso proposto dalla riforma, ottenendo solo 30 CFU.

Nonostante le rassicurazioni politiche, la questione dei docenti “ingabbiati” rimane irrisolta. Si spera che il DPCM possa affrontare anche questa problematica, considerata di fondamentale importanza per un vasto numero di docenti. La situazione è in continua evoluzione e si attendono ulteriori sviluppi.