Scuola

60 cfu insegnamento miur: in arrivo il decreto, validità dei 24 CFU già conseguiti come requisito di accesso ai concorsi

Finalmente in arrivo il decreto attuativo, in sospeso ormai da quasi due anni (era atteso per lo scorso luglio, poi il cambio di Governo ha paralizzato le operazioni del precedente ministero dell’Istruzione) che disciplinerà il prossimo corso del reclutamento stabilendo i criteri dell’acquisizione dei 60 Cfu.

Parere della commissione europea

La svolta arriva grazie al fatto che Ministero dell’Istruzione e del Merito e dell’Università e Ricerca sono riusciti a trovare un punto di incontro per quel che concerne il nuovo Dpcm che dovrà stabilire i punti fondamentali del nuovo reclutamento degli insegnanti.

L’intesa è già al vaglio della Commissione europea, in quanto previsto dal Pnrr, senza il cui parere positivo sarà difficile procedere.

I criteri da definire

Ora non resta quindi che veder scritti nero su bianco i canoni che disciplineranno la formazione dei docenti e la loro abilitazione per partecipare ai concorsi mediante il conseguimento dei 60 Cfu (Crediti formativi universitari). Prima però bisogna attendere che il testo venga rimandato indietro dalla Commissione.

Lo scopo è stringere i tempi in modo da avviare i percorsi formativi negli atenei dal prossimo anno accademico.
Molti gli elementi da definire: i costi, l’eventuale numero chiuso per l’accesso e i contenuti dei corsi universitari.

In tutto ciò, il ministero procede per attuare un piano di reclutamento che consenta di attuare l’assunzione straordinaria di 20mila docenti per l’anno scolastico 2023-2024. I numeri esorbitanti di ricorso alle supplenze degli ultimi anni, nelle intenzioni del nuovo ministero, dovranno essere un lontano ricorso.

La validità dei 24 Cfu

Ma la riduzione del precariato e la valorizzazione della qualità e del merito nell’insegnamento passano necessariamente dalla riforma del reclutamento.

Non dovrebbero esserci brutte sorprese per quel che riguarda il riconoscimento della validità dei 24 CFU/CFA già conseguiti quale requisito di accesso al concorso.

Da capire invece il meccanismo di riconoscimento degli eventuali altri crediti maturati nel corso degli studi universitari o accademici. La discriminante fondamentale dovrà essere la necessità che siano correlati agli obiettivi formativi.