Scuola

Mobilità docenti: resta il problema dei non trasferiti, restituzione delle assegnazioni provvisorie articolo 36 e utilizzo per tutti i docenti

Si è conclusa la comunicazione inerente gli esiti della mobilità del 17 maggio, da parte del ministero. Una fase sempre molto importante all’interno delle dinamiche che riguardano il mondo della scuola, e che quest’anno rappresenta un momento positivo per i docenti vincolati. In una nota il Comitato Nazionale Docenti Vincolati spiega: “Grazie al CCNI firmato il 27 maggio, molti vincolati sono rientrati nelle loro province di titolarità sia al nord e anche al sud”.

Vincolo triennale sulla nuova sede

Si tratta di un ottimo risultato, che restituisce a molti lavoratori del mondo della scuola il diritto di lavorare in una destinazione a loro gradita. Il bicchiere è sicuramente mezzo pieno, ma non completamente: “I risultati sono senza dubbi positivi anche se non per tutti, ma sappiamo benissimo che la mobilità è sempre stata questa e che non tutti possono goderne. Siamo consci del fatto che ora abbiamo un vincolo triennale sulla nuova sede di titolarità, ma abbiamo un vincolo dove abbiamo scelto consapevolmente di voler stare”, spiega Angela Mancusi.

Il problema del vincolo riguardava migliaia di dipendenti del mondo della scuola, e non era risolto da diversi mesi: “Il CCNI è stata una manna dal cielo, sudato e conquistato con la determinazione del comitato nelle richieste, con il lavoro sul campo della Cisl Scuola, unica sigla ad aver compreso l’effettivo problema che ha caratterizzato la vita di 20 mila vincolati da 2 anni”.

Restituzione assegnazioni provvisorie

Una situazione sicuramente migliorata ma ancora non del tutto risolta. E per questo ci sarà ancora bisogno di impegno nei confronti del ministero. Un impegno che si concretizzerà, inevitabilmente, anche nella necessità di uno sciopero per far sentire la propria voce: “Il problema dei non trasferiti c’è e va affrontato, ed è per questo motivo che, come comitato nazionale docenti vincolati continueremo per quanto ci è possibile fare a far emergere la necessità della restituzione delle assegnazioni provvisorie articolo 36 e utilizzo per tutti i docenti. Parteciperemo alla sciopero del 30 maggio compatti e uniti perché ci crediamo e perché questa volta è fondamentale farlo e restare uniti”.