Scuola

Diventare insegnanti nel 2022: nuovo sistema dei crediti universitari, come funziona

Sta per andare in archivio un anno caratterizzato ancora una volta dalle difficoltà legate alla pandemia, che ha impedito, concorso ordinario per l’infanzia a parte, di apportare alla scuola quelle modifiche che sarebbero necessarie per una vera e propria svolta. Premesso che anche il prossimo anno non sarà sicuramente esente dalle difficoltà legate ai contagi, qualcosa necessariamente dovrà muoversi sul fronte del reclutamento dei docenti.

Un percorso che inizia dall’Università

L’obiettivo del ministero è mantenere fede all’impegno preso con la riforma, prevista dal Pnrr, che rivoluzioni il reclutamento docenti mediante un percorso che inizia dall’Università e che porti direttamente in cattedra, passando per un concorso semplificato senza prova preselettiva, come già avvenuto per il concorso infanzia e primaria.

La nuova proposta adesso è già nero su bianco, in virtù di un programma illustrato sul sito PNRR ISTRUZIONE, secondo cui con il nuovo sistema di reclutamento si potenzieranno i percorsi educativi. Lo scopo è garantire ai candidati migliori livelli di conoscenze, capacità interpersonali e metodologico-applicative. Il fine ultimo è ricoprire con regolarità e stabilità le cattedre disponibili con insegnanti di ruolo.

Formazione e sperimentazione

Per fare questo servirà puntare su formazione e sperimentazione con metodologie innovative che portino a un processo di selezione pensato sia per valorizzare la conoscenza che i metodi didattici acquisiti. Sarà anche fondamentale dimostrare di sapersi relazionare con la comunità educativa. Il grande obiettivo è arrivare a reclutare 70.000 nuovi docenti entro il 2024.

Gli strumenti per perseguire questo risultato saranno le lauree abilitanti per chi vuole accedere alla professione docente. Dunque prima di presentarsi al concorso servirà abilitarsi. Il presupposto è acquisire 60 crediti universitari nel settore pedagogico, di cui 24 da ottenere mediante tirocinio.

Insomma le lauree per l’insegnamento diventeranno sempre più simili a quelle per le professioni sanitarie. Dopo aver ottenuto l’abilitazione con i 60 crediti, si apriranno le porte del concorso semplificato con una sola prova scritta a risposte chiuse. Il passo finale sarà l’anno di formazione e prova, con valutazione finale ed eventuale conferma in ruolo.