Graduatorie, Gps e supplenze

Aggiornamento Gps 2022: importante novità, cosa cambia

L’aggiornamento delle Gps è il prossimo importante appuntamento per il 2022, che dovrebbe seguire, se tutto sarà andato secondo le previsioni, i concorsi scuola da bandire nell’autunno 2021. Quello del prossimo anno è un appuntamento molto atteso, perchè dovrebbe consentire l’allineamento, dal punto di vista temporale, di Gps e Gae. I docenti inseriti all’interno delle graduatorie potrebbero avere la possibilità di inserire tutti i titoli di servizio e culturali maturati in questo biennio. Si potranno inserire anche titoli omessi nelle precedenti istituzioni delle Gps.

Attesa per molti precari

L’aggiornamento Gps 2022 è molto atteso dai precari. In occasione delle precedenti Gps, un decreto legge del governo Conte aveva stabilito che venissero congelate le Graduatorie di istituto, rinviando di un anno il loro aggiornamento. La cosa non piacque ai tanti laureati che aspettavano di potersi inserire all’interno delle graduatorie. E così furono istituite le Gps, aggiornando quelle che allora erano le graduatorie d’istituto, istituendo queste nuove graduatorie per la prima volta con una procedura d’iscrizione informatizzata.

Informatizzazione che come ormai sappiamo ha portato benefici ma anche molte polemiche e incomprensioni. Parte dei difetti di questa procedura derivano dalle tempistiche con le quali è stata messa su, non sufficienti a mettere in conto tutte le problematiche che sarebbero potute insorgere.

I difetti dell’algoritmo e di una cattiva organizzazione

Questa procedura ha portato i supplenti e i lavoratori della scuola che si sono iscritti nelle graduatorie a inserire a sistema tutti i servizi di cui dispongono e tutti i titoli culturali con complicazioni notevoli. Questo perchè i titoli di servizio si potevano dichiarare una volta sola, mentre i titoli culturali andavano dichiarati per ogni graduatoria d’inserimento.

Il risultato è quello noto a tutti: supplenti che si sono visti scavalcare in graduatoria da colleghi con un posizionamento peggiore, anche a causa di errori commessi in buona fede (dovuti dalla fretta) che sono stati poi oggetto di reclami nei confronti degli Uffici scolastici provinciali. I

Dagli errori di quest’anno si potrà sicuramente imparare, in modo da ottimizzare tutto la procedura. Servirà ampliare la finestra temporale da mettere a disposizione dei docenti, così come servirà comunicare le disponibilità delle sedi in tempo utile in modo che i docenti possano effettuare le scelte con cognizione di causa.

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