Scuola

Cosa fare se il green pass scade durante il turno di lavoro: c’è l’emendamento

Modificare l’obbligo del Green Pass per entrare nei luoghi di lavoro, cosa fare se il green pass scade durante il turno di lavoro e introdurre la gratuità dei tamponi rapidi salivari utili a rilevare il Covid19. Sono le proposte di Anief da inserire come emendamenti al decreto contenente “Misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening”.

Cancellazione obbligo Green Pass

“Rimane per noi basilare – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – cancellare l’obbligo del Green Pass o quantomeno ridurne la portata per permettere ai lavoratori, senza discriminarli, di continuare ad operare senza incorrere in ingiuste sospensioni dal servizio. Si tratta di una modifica fondamentale, senza la quale molti dipendenti continueranno ad avere problemi e a risultare vessati da una norma illegittima e irrazionale. È bene che i parlamentari attuano anche altre modifiche al decreto, agendo sui criteri di formazione degli organici del personale, a partire da quelli di sostegno ma anche relativi agli amministrativi, tecnici e ai collaboratori scolastici, garantendo loro finalmente quelle indennità di rischio, palesemente legittime ma sinora riservate solo a lavoratori di altri settori”.

Cosa succede se il Green Pass scade durante le ore di lavoro

Il tema Green Pass viene trattato a tutto tondo dal sindacato, che tra gli emendamenti ha inserito anche quello relativo alla validità della certificazione verde. Uno dei problemi che più spesso si sta presentando è quello relativo al green Pass che scade durante le ore di lavoro. Nè il datore di lavoro nè il dipendente sanno come comportarsi in questi caso. Il sindacato spinge affinchè in ogni caso la validità del Green Pass venga garantita per l’intera giornata in tutti i posti di lavoro, come già previsto per la scuola, sul lavoro agile da adottare per i dipendenti che risultino privi “della certificazione verde COVID-19 o della predetta certificazione al momento dell’accesso al luogo di lavoro”, sulla conferma in toto l’organico Covid 2020/21 e quindi sulla inopportuna cancellazione di oltre 30mila posti dell’organico dello scorso anno “in considerazione del perdurare della situazione di emergenza e della necessità dello sdoppiamento delle classi”.

Piena funzionalità dell’autonomia scolastica

Anief ha anche chiesto una “revisione degli organici sia del personale docente che ATA”, al fine di garantire una piena funzionalità dell’autonomia scolastica per il contrasto alla povertà educativa anche in situazioni di emergenza”, oltre che interventi a regime sul dimensionamento scolastico, che ha cancellato 4mila istituti, 250 mila posti tra docenti e Ata e tantissimo tempo scuola, ristabilendo dunque “la normativa previgente a quanto disposto dal comma 4 dell’articolo della Legge n. 111 del 15 luglio 2011”.

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