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Ministero, i tamponi non validi per ottenere Green pass. Nuova circolare

Brusco stop da parte del ministero della Salute che con una circolare fa chiarezza sulle modalità per ottenere il Green Pass. Con una nuova nota, il ministero specifica che non tutti i test sono validi per ottenere il Green Pass, In particolare, l’obiettivo è fare chiarezza su quali tamponi salivari sono validi per ottenere la certificazione verde, in alternativa al vaccino.

I test antigenici sono inaffidabili

Nella circolare ministeriale si specifica sulla differenza tra i vari tamponi salivari. Nello specifico, si spiega come i tamponi salivari antigenici “sulla base delle evidenze disponibili, non sono al momento raccomandati come alternativa ai tamponi oro/nasofaringei, in quanto non raggiungono i livelli minimi accettabili di sensibilità e specificità”.

Il punto più importante della nota è che “i test antigenici su matrice salivare sono al momento esclusi dall’elenco comune europeo dei test antigenici rapidi validi per ottenere la Certificazione verde COVID-19“.

Stanno emergendo alcune evidenze scientifiche – si legge nel documento – riguardo il possibile impiego di test antigenici salivari basati su misurazione con strumenti di laboratorio, che tuttavia sono ancora in corso di valutazione per le applicazioni summenzionate“.

Questa precisazione non fa altro che andare a rafforzare ciò che era stato anticipato nel decreto green pass n 105 prevede già approvato, nel quale si spiegava che i tamponi salivari molecolari saranno validi per ottenere il green pass. Niente da fare invece, per il momento, per i rapidi antigenici salivari che non sono considerati affidabili.

La protesta di Salvini

I test salivari molecolari sì, quelli rapidi ancora no. E noi contiamo che tutti i tamponi possano essere utili ai fini del Green pass. Anche perché a metà ottobre se non si usa il buon senso, noi condanniamo all’isolamento milioni di italiani che hanno avuto il Covid e sono guariti dal Covid. Ci sono milioni di italiani che hanno avuto il Covid, sono guariti e non hanno il Green pass. Occorre buon senso ed equilibrio e i tamponi devono essere ovviamente a carico dello Stato, né del lavoratore né dell’impresa”, spiega il leader della Lega Matteo Salvini.

Via libera al vaccino per gravidanza e allattamento

Arriva anche il “Sì al vaccino in gravidanza“. Per le donne incinte, la nuova circolare “raccomanda la vaccinazione anti-Covid con vaccini a mRNA nel secondo e terzo trimestre. Relativamente al primo trimestre, la vaccinazione può essere presa in considerazione dopo valutazione dei potenziali benefici e dei potenziali rischi con la figura professionale sanitaria di riferimento”. Via libera anche al vaccino per le donne che allattano, senza necessità di sospendere l’allattamento stesso.