Graduatorie, Gps e supplenze

Nomine supplenze sbagliate: doccia fredda per chi ha presentato reclamo

Il caos legato all’assegnazione delle Supplenze docenti per l’anno scolastico 2021/22 sta lasciando non pochi strascichi. Se è vero che rispetto agli anni passati il ministero grazie all’informatizzazione nomine supplenze riuscito a completare quasi tutta la procedura in tempi record, in concomitanza con l’inizio del nuovo anno scolastico, è altrettanto vero che gli errori non sono mancati, anche in virtù di un algoritmo che ha fatto il suo debutto quest’anno ma non è stato esente da imprecisioni.

Numerosi reclami agli uffici scolastici

E allora non deve meravigliare che arrivino agli uffici scolastici numerosi reclami contenenti segnalazioni di errori. In questo senso, è utile la precisazione dell’ufficio Scolastico di Avellino che chiarisce alcuni aspetti importanti su come vanno gestite le Istanze, i reclami, i ricorsi, le diffide e le intimazioni pervenute relative ai bollettini nomine finora emanati.

I termini

Questa la nota dell’ufficio scolastico, che può essere presa come riferimento anche per altre province, dal momento che il protocollo da seguire è comune: “Continuano a pervenire lamentele, con annesse diffide ed intimazioni, con cui non pochi docenti – scrive l’ufficio Scolastico di Avellino – si dolgono di mancati riscontri a precedenti istanze presentate 3/4 giorni addietro, a tacere del fatto che altri aspiranti pretendono risposte ad horas ovvero “assegnano” allo scrivente ufficio un termine di tre, qualcun altro più clemente, cinque giorni allo scadere dei quali paventano azioni legali.”

La doccia fredda per chi ha fatto reclamo

In merito l’Ufficio Scolastico precisa alcuni aspetti importanti, che costituiscono una doccia fredda per i docenti che hanno presentato reclamo, perchè pare si tratti di reclami infondati:

“Il termine per il riscontro alle istanze presentate – scrive l’Ufficio Scolastico è fissato dalla legislazione che regola la materia in 30 giorni, prorogabili in caso di motivate esigenze, salvo periodi diversi previsti dai vari regolamenti emanati dalle amministrazioni. Tanto premesso, pur non escludendo nella maniera più assoluta, a priori, incongruenze da parte del sistema -essendo la procedura di reclutamento per gli incarichi annuali avvenuta in maniera telematica-, lo scrivente ufficio tiene a ribadire, ancora una volta che, a seguito di sommari controlli, le istanze pervenute sono quasi tutte infondate per cui il mancato conseguimento del posto reclamato ovvero l’assegnazione su una sede diversa, sono la conseguenza della domanda formulata in maniera non impeccabile, dal momento che il sistema è stato impostato secondo precisi criteri, rigidamente formali.

Errori nella domanda

A mero titolo esemplificativo viene data priorità, nell’ambito delle graduatorie incrociate, alla classe comune e poi a quella di sostegno; il docente che ha inserito la scuola può vedersi assegnato quell’istituto specifico reclamato, invece, da chi pur occupando una posizione successiva in graduatoria ha inserito i comuni ovvero i distretti, in disparte la circostanza che i numerosi docenti che affermano di essere stati scavalcati da altri che occupano una posizione più arretrata in graduatoria, non hanno ottenuto il posto reclamato perché è scattata la riserva ovvero il beneficio della l.104. Tutto ciò premesso, si assicura che l’ufficio provvederà, ove ricorrano i presupposti di fatto e di diritto ad apportare le eventuali rettifiche e, comunque a riscontrare, in tempi ragionevoli tutte le numerosissime istanze pervenute”.