Graduatorie, Gps e supplenze

Supplenze docenti 2021: convocazioni Mad per chi è già inserito in GaE o GPS

Fino a quando il numero di supplenze caratterizzerà fortemente il contingente insegnanti della scuola italiana, continueranno sempre a sorgere questioni inerenti la valutazione del servizio stesso, non sempre di immediata lettura e comprensione. Non fanno eccezione le supplenze relative all’anno scolastico 2021/22. Sono molti i docenti che svolgono servizio di insegnamento senza avere titolo di accesso a quell’insegnamento specifico. In questo caso, è importante comprendere se questo servizio possa essere valutato come non specifico per la classe di concorso in cui si è inseriti in GPS.

Convocazioni mad prima dello sblocco

E’ una questione che riguarda molti docenti inseriti in GPS di classi di concorso per le quali non sono disponibili molte supplenze. Il motivo è che l’insegnamento è specifico e non generalizzato per tutte le scuole. Ma vale anche per coloro i quali si trovano a occupare in graduatoria una posizione che non permette di poter accedere ad un incarico. L’alto numero di supplenze necessarie a coprire i posti vacanti, sta già avviando il consueto valzer di convocazioni per supplenze dalle domande di messa a disposizione inviate.

Ricordiamo che al momento non c’è stato ancora lo sblocco che consente le convocazioni da Gps. Ma molte scuole, terminato il serbatoio cui attingere da graduatorie della propria scuola, graduatorie delle altre scuole secondo il criterio di viciniorità, domande di messa a disposizione presentate seguendo i criteri della circolare, si ritrovano a dover convocare anche per supplenze al di fuori della regolamentazione. E’ il caso di chi è già inserito in GaE e/o GPS, della stessa o di altra provincia.

Dichiarare la propria posizione

Nel momento in cui il docente ha agito in trasparenza, dichiarando di essere inserito in graduatoria, non ha nulla da temere, perchè è responsabilità della scuola aver effettuato la sua convocazione.

Il Ministero ha chiarito che “il servizio prestato nel corso degli anni senza titolo di studio di accesso è valido ai fini della valutazione del servizio se e solo se il suddetto titolo di accesso è in possesso dell’aspirante al momento di presentazione della domanda; come eccezione rispetto al punto 2, per quanto concerne la GPS di seconda fascia di infanzia e primaria, ai sensi della tabella A/2 e al fine di graduare gli aspiranti, il servizio prestato su posto comune o di sostegno (senza ovviamente il prescritto titolo di abilitazione) dagli studenti in Scienze della formazione primaria è valutabile per la relativa graduatoria, come specifico e aspecifico a seconda del grado, esclusivamente per le relative graduatorie di infanzia e primaria”.

Ciò significa che chi ha svolto servizio in una scuola senza averne titolo, al prossimo aggiornamento delle GPS continua a non avere titolo per inserirsi in quello stesso grado. Il servizio svolto non conta. Ma si tratta comunque di una questione che continua a ingenerare molti equivoci, per cui sarebbe auspicabile una nota di precisazioni da parte del ministero.