Scuola

Il Green Pass scuola genitori finisce in tribunale: atto illegittimo e discriminante

Sta suscitando moltissime polemiche l’introduzione del Green Pass scuola obbligatorio anche per i genitori, nel caso in cui abbiano necessità di entrare a scuola negli istituti frequentati dai figli. L’estensione del Green Pass procede spedito nelle intenzioni del Governo, preludio o alternativa all’obbligo vaccinale.

I casi delicati

Dunque bisognerà esibire il Green Pass, da lunedì, per poter entrare a scuola. Sarà un obbligo a carico dei familiari dell’alunno, indispensabile ad esempio per i colloqui scuola-famiglia, per portare un quaderno o un libro dimenticato o anche per una giustificazione. Per i ragazzi un po’ più grandi, il problema potrebbe essere limitato. Ad esempio se un ragazzo non si sente bene e vuole tornare a casa, il genitore può aspettare fuori. Ma cosa succede se, ad esempio di inverno la porta della scuola è chiusa? Il genitore dovrà urlare per farsi aprire da un bidello o dal custode? Il problema diventa ancora più delicato nel caso in cui parliamo del genitore di un bimbo piccolo, che non sta bene o che magari ha bisogno di essere cambiato.

Atto illegittimo e discriminante

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “si sta realizzando un’operazione a senso unico contro una piccola parte di chi frequenta le scuole. Gli stessi dipendenti rappresentano numericamente un decimo della popolazione scolastica, ma da parte di chi guida il Paese e la Scuola si continua a sostenere che con la loro vaccinazione le lezioni si svolgeranno in sicurezza. Noi ci permettiamo di dissentire. E di proseguire la nostra battaglia di civiltà, rivolgendoci al tribunale, perché siamo convinti che impedire l’accesso a un pubblico ufficio poiché sprovvisto della certificazione verde rappresenta un atto illegittimo e discriminante. Siamo arrivati al punto che a un genitore che deve permanere in una scuola pochi minuti viene impedito di entrare, rischiando anche di essere multato di 1.000 euro, mentre il figlio, magari maggiorenne, può stare tranquillamente anche per sei-sette o più ore consecutive in classe fianco a fianco ai compagni di classi, senza quel certificato, nemmeno più a un metro di distanziamento. Per noi la strada del ricorso, anche stavolta, è inevitabile”.

Le scuole coinvolte

I genitori dunque, al momento, saranno obbligati al Green Pass in caso di necessità di accesso all’istituto dei figli. Nel provvedimento sono incluse le strutture in cui si svolgono i corsi serali, i centri per l’istruzione degli adulti, i servizi educativi per l’infanzia, i sistemi regionali di istruzione e Formazione Tecnica Superiore e degli Istituti Tecnico Superiori e il sistema della formazione superiore. Problema che riguarderà anche e soprattutto i genitori degli alunni disabili, la cui situazione avrebbe certamente meritato un’attenzione particolare e degli obblighi inferiori.