Graduatorie, Gps e supplenze

Algoritmo Gps scuola: chi oggi ha una cattedra potrebbe perderla in autunno

Il ministero sta facendo il possibile per far quadrare la questione dell’algoritmo, perchè il Ministro Bianchi punta forte sui tempi da rispettare come spot per una gestione virtuosa rispetto al passato. Ma tutto questo potrebbe portare a un insediamento in tempi utili che potrebbe essere poi però ribaltato ad autunno inoltrato da una valanga di ricorsi che già si profilano all’orizzonte, da parte di tutti quei docenti che si vedono penalizzati dalle incongruenze delle assegnazioni.

Il rischio dell’algoritmo difettoso

Manuela Mascarella, responsabile nazionale dei precari della Flc Cgil: “La fretta è cattiva consigliera. Il ministro ha dato il preciso mandato politico di completare le nomine entro il primo settembre. Non si sono presi il tempo di sperimentare quanto il sistema informatico ha elaborato. C’è stato molto pressapochismo, hanno scaricato sugli uffici provinciali e questi sono i risultati”. Mascarella guarda anche più in là: “Alcuni Ust hanno proceduto nonostante i reclami che esamineranno in un secondo momento dopo la ripartenza della scuola. A quel punto potrebbe accadere che chi oggi ha una cattedra potrebbe perderla se il collega dovesse vincere un ricorso”.

Pochi insegnanti di sostegno

Come se non bastasse il caos sull’assegnazione delle supplenze, la scuola italiana si trova a dover fare i contri con il problema della mancanza di insegnanti di sostegno. Gli insegnanti specializzati sono solo 120 mila su 180 mila posti necessari. Ma ciò che preoccupa maggiormente è l’assenza delle nomine dei docenti precari non specializzati che serviranno per colmare i posti vacanti, atavico problema della scuola italiana che penalizza continuità didattica e stabilità lavorativa.

Un problema che riguarda i dirigenti scolastici, che dovranno come sempre fare i salti mortali per assicurare il sostegno a quelle famiglie che fanno grande affidamento sulla scuola per far seguire adeguatamente i ragazzi con necessità particolari. L’anno scolastico inizia con la certezze che non ci saranno docenti di sostegno a sufficienza per coprire il fabbisogno della scuola italiana. L’avvio del Tfa VI ciclo costituisce in tal senso una magra consolazione.

La transumanza degli speciaizzati

Salvatore Nocera, presidente dell’osservatorio sull’integrazione scolastica della Fish, federazione italiana per il superamento dell’handicap: Non cambia mai nulla per i nostri ragazzi. Non si sono fatti concorsi e i corsi per la specializzazione sono in numero sufficiente. A quel punto vengono nominati dei precari, docenti non specializzati. Anche quest’anno ne avremo almeno 60 mila”.

Uno dei motivi di questo deficit di insegnanti sta in un meccanismo che dopo tanti anni ancora non si riesce a correggere: “Purtroppo gli insegnanti specializzati spesso dopo cinque anni di sostegno passano sul posto comune. L’anno scorso hanno fatto questo transumanza in cinque mila”.