Scuola

Immissione in ruolo e supplenze Ata e docenti: scattano i controlli, occhio alle sanzioni

Con l’avvio dell’anno scolastico è scattata la presa di servizio per 58.600 docenti con incarico a tempo indeterminato o finalizzato al ruolo. E’ il primo passo per procedere poi con l’inizio dell’anno di prova e formazione che consentirà poi ai candidati di essere confermati in ruolo. Prima, però, è necessario da parte degli Uffici scolastici procedere a un controllo dei punteggi, per verificare che non ci siano stati errori da parte dei candidati o degli uffici scolastici stessi, che possano aver inficiato la regolarità delle assegnazioni.

Controllo punteggio e titoli dichiarati

Saranno le scuole a verificare tutti i punteggi da cui è derivata la nomina del docente. Va detto che si tratta di punteggi che sono già stati controllati, ma non è raro che venga fuori qualche altra imprecisione che possa sovvertire le graduatorie. Il controllo sarà effettuato su tutti i docenti neo immessi in ruolo. Vale sia per quelli che hanno ottenuto il posto tramite concorso, sia tramite le graduatorie ad esaurimento. Inclusi i docenti assunti con contratto a tempo determinato. Sarà compito della scuola provvedere a quella che di fatto è la verifica finale della corrispondenza del titolo dichiarato con quanto previsto al punto A delle tabelle per quel che concerne le diverse graduatorie e con l’ordinamento vigente delle classi di concorso.

I presidi, già impegnati in questi giorni con i controlli e con le problematiche legate al Green Pass dovranno verificare che gli aspiranti, individuati da I fascia GPS, siano in possesso di titolo di abilitazione o di specializzazione sul sostegno conforme alla normativa vigente. Ulteriori controlli riguarderanno gli aspiranti, individuati da II fascia GPS, affinchè sia accertato che siano in possesso del titolo di studio e dei crediti formativi, qualora previsti per la relativa classe di concorso, e dei titoli richiesti.

Cosa verrà verificato

Controlli anche per le graduatorie di II fascia sostegno, per le quali il requisito di accesso è aver svolto almeno tre anni di servizio sul sostegno sullo specifico grado. Chi non possiede il requisito richiesto, viene escluso dalla graduatoria. Per chi ha ottenuto il contratto, bisognerà verificare che ci siano i requisiti di iscrizione nella prima fascia posto di sostegno delle graduatorie provinciali per le supplenze per i docenti di sostegno. Per i docenti di posto comune è richiesta l’iscrizione nella prima fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze e che abbiano svolto su posto comune, entro l’anno scolastico 2020/2021, almeno tre annualità di servizio, anche non consecutive, negli ultimi dieci anni scolastici oltre quello in corso, nelle istituzioni scolastiche statali.

Le sanzioni in caso di irregolarità

Se dovesse emergere qualche irregolarità, i dirigenti Scolastici dovranno provvedere, a seconda dei casi, alle misure necessarie come risoluzione del contratto o riconoscimento del servizio prestato di fatto e non di diritto. Sanzioni più pesanti toccano a coloro i quali, eventualmente, dovessero aver dichiarato il falso nel contenuto della dichiarazione. Le conseguenze sono l’annullamento dell’incarico ricevuto e conseguenze legali, in caso di vizi documentabili e inequivocabili, per reato di falso.