Presa di servizio neo immessi in ruolo: senza Green Pass rischiano di restare fuori
L’inizio dell’anno scolastico doveva coincidere, stando agli impegni presi dal ministero dell’Istruzione, con una copertura totale delle cattedre, in modo da assicurare un ritorno a scuola, almeno dal punto di vista della garanzia didattica, contrassegnato da un minimo di stabilità. Che facesse da contraltare a tutte le altre criticità con cui la scuola si trova ancora a dover avere a che fare, come i dubbi sul Green Pass scuola e il sovraffollamento delle aule.
Attesa per 250mila nomine di docenti e 50mila Ata
L’evidenza dei fatti, invece, racconta di una scuola italiana orfana dei supplenti annunciati, con le 250mila nomine di docenti e 50mila Ata che non sono arrivate. I docenti sono ancora alle prese con le modifiche delle Gps prima fascia. Questo blocca di fatto le nomine dei supplenti collocati in seconda fascia. Nessuna certezza nemmeno per la presa di servizio dei 50mila neo immessi in ruolo privi del Green Pass. Il ministero ha assicurato la possibilità di presa di servizio in ogni caso, ma le criticità e i dubbi permangono.
Anief è in prima fila per vigilare: “Come sindacato – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief –, alla luce di quanto accaduto oggi nelle scuole, ribadiamo che si sta rientrando a scuola in condizioni altamente precarie e senza la sbandierata sicurezza sanitaria e preventiva necessaria in un contesto pandemico: bisogna agire diversamente, mettendo mano sui numeri degli alunni per classe, aumentando le metrature delle aule e la quantità di personale. Un motivo ulteriore per aderire allo sciopero nazionale del primo giorno di scuola”.
Primi problemi con il Green Pass
Nonostante siano giorni in cui si può lavorare con relativa calma, dal momento che le lezioni non sono ancora iniziate e l’afflusso a scuola è limitato, il caos comincia a serpeggiare insieme a un senso di incertezza e nervosismo sia da parte dei dirigenti scolastici che di chi deve essere controllato. I fatti di Torino, con due docenti respinti nonostante, pur privi di Green Pass, avessero le carte in regola per accedere all’istituto, è emblematico di una situazione in cui nessuno è al riparo da errori e ingiustizie.
Qualche giorno di rodaggio è inevitabile ed era preventivabile, ma nel frattempo si deve fare il possibile per mettere tutti nelle condizioni migliori di lavorare. Per il momento le conseguenze sono tutte sulle spalle dei dirigenti scolastici, che rischiano grosso nel caso in cui commettano errori nel momento in cui si presenta qualche caso particolare che li mette in imbarazzo. Ma sono anche sulle spalle dei docenti neo immessi in ruolo, che rischiano di rimandare la loro presa di servizio o addirittura di vederla negata, non riuscendo a sfruttare giorni importanti che precedono le lezioni per prendere contatto con la loro nuova realtà lavorativa.