Scuola

Ricorsi Green Pass scuola: il Tar conferma la sospensione dei docenti

Uno a zero palla al centro per il Green Pass scuola. Il Tar del Lazio ha emesso due decreti monocratici nella giornata di oggi con cui respinge i ricorsi contro la carta verde e tutti i provvedimenti ad essa correlati fatti entrare in vigore dal Ministero dell’Istruzione. “L’automatica sospensione dal lavoro e dalla retribuzione prevista dal comma 2 del menzionato art.9 ter e la mancata adibizione del personale scolastico ad altre e diverse mansioni è correttamente e razionalmente giustificabile alla luce della tipicità delle mansioni del personale scolastico, specie di quello docente”, sostiene il Tar.

Privacy rispettata

Con riferimento “all’asserita violazione delle norme anche comunitarie concernenti la protezione dei dati personali”, e “premesso che tale aspetto dovrà essere disciplinato dal Dpcm che dovrà essere adottato, sentito il Garante per la protezione dei dati personali”, il Tar del Lazio rileva chenessun addebito potrà essere imputato al personale docente che, nell’effettuare il controllo in ordine al possesso della certificazione verde, abbia riportato fedelmente l’esito degli stessi al dirigente scolastico”.

Persa solo una battaglia

Una sconfitta dunque per Anief, promotore del ricorso, che però ritiene di aver perso una battaglia, ma di avere ancora una guerra da combattere: “Qualora ai primi di ottobre la terza sezione bis del Tar Lazio non dovesse pronunciarsi ancora sulla palese illegittimità del provvedimento relativamente al contrasto con il Regolamento comunitario 953/2021 come richiesto dall’ufficio legale, si procederà immediatamente ad adire il Consiglio di Stato. Nelle more della discussione del ricorso amministrativo, che avverrà fra un mese, la palla passa al tribunale del lavoro dove Anief si sta costituendo per le cause urgenti discriminatorie ex art. 28 del dlgs 150/2011″, dichiara il presidente Marcello Pacifico.

Tampone a pagamento, per il Tar è giusto

Il Tar si è anche espresso in merito all’addebito del costo del tampone al docente o personale ata che non vuole sottoporsi al vaccino: “Relativamente alla prospettata illegittimità degli impugnati provvedimenti nella parte in cui stabiliscono che i dipendenti privi di green pass qualora non si procurino il documento perdono anche il trattamento retributivo anche per le prestazioni espletate prima della sospensione, il danno prospettato è meramente patrimoniale e ristorabile integramente e, pertanto, certamente non può configurare quella situazione di estrema gravità ed urgenza tale da giustificare la sospensione per tale aspetto dei gravati provvedimenti (…) nell’ottica del legislatore la presentazione del test in questione in sostituzione del certificato comprovante l’avvenuta gratuita vaccinazione costituisce una facoltà rispettosa del diritto del docente a non sottoporsi a vaccinazione ed è stata prevista nell’esclusivo interesse di quest’ultimo, e, conseguentemente, ad una sommaria delibazione, non appare irrazionale che il costo del tampone venga a gravare sul docente che voglia beneficiare di tale alternativa”.