Abolizione Green Pass: sciopero scuola settembre 2021 ufficiale in tutta Italia
L’inizio dell’anno scolastico, e non succede spesso, coinciderà quest’anno con uno sciopero su base nazionale, scaglionato tra le varie regioni a seconda delle varie date stabilite per il primo suono di campanella. Uno sciopero voluto da Anief che è un grido di protesta contro tutte le contraddizioni che stanno accompagnando uno degli anni scolastici più complicati di sempre.
Sciopero in tutta Italia, ma con date diverse
Con il Governo concentrato sull’obbligo Green Pass scuola e sulle modalità di verifica che almeno inizialmente saranno tutt’altro che snelle, persistono una serie di problematiche che si sperava potessero essere lasciate alle spalle: classi pollaio e riduzione di circa 33mila unità dell’organico Covid di docenti e Ata in primis.
L’anno scolastico inizia anche con la ‘condanna’ di 250mila posti destinati a supplenza, che fano da contraltare all’assunzione da Gps di una piccola parte di docenti precari. La supplentite diventa così una malattia cronica e gravissima della scuola italiana, che penalizza sia i docenti che gli alunni.
E così migliaia di personale Ata e docenti immobilizzati attendono ancora risposta. L’unica arma nelle mani dei diretti interessati e dei sindacati è fermare l’attività scolastica nel primo giorno di scuola. Naturalmente le date saranno diversificate a seconda del calendario scolastico regionale.
Abrogazione dell’obbligo del Green Pass
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “Sulla scuola, vero tempio della vera democrazia e della crescita umana, bisogna discutere insieme. Bisogna finirla una volta per tutte con le scelte unilaterali, tra l’altro spesso irragionevoli e illegittime. Per questo abbiamo deciso di far sentire la voce della scuola nel silenzio della prima campanella”.
Oltre alla richiesta di abolizione del Green Pass scuola, si chiedono lumi circa il mancato ripristino del doppio canale di reclutamento per tutto il personale delle GPS, i mancati passaggi verticali per il personale ATA e di tutti i profili professionali, i mancati passaggi di ruolo per i docenti immobilizzati e dell’assegnazione provvisoria senza alcun vincolo.
Scuola sempre più precaria
“La scuola – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – pretende di riaprire in presenza e in sicurezza durante la pandemia attraverso provvedimenti: mancano però quelli urgenti che limitano sensibilmente il numero di alunni per classe, garantiscano il necessario distanziamento tra alunni e docenti, offrano tracciamenti periodici sulla diffusione del Covid19 con test salivari gratuiti per tutti, prevedano una specifica indennità di rischio per il personale scolastico senza alcuna inutile discriminazione in base al possesso della certificazione verde”. Per il sindacalista, inoltre, “la scuola non può essere sempre e ancora di più precaria, ha bisogno di un decisivo piano di stabilizzazione in linea con la normativa comunitaria che permetta attraverso un nuovo doppio canale di reclutamento l’assunzione di migliaia di insegnanti precari del sistema nazionale di istruzione attualmente inserti nelle graduatorie per le supplenze. La scuola deve promuovere la mobilità del suo personale e non ostacolarla, la scuola deve valorizzare tutte le sue figure professionali e non svilirle”.
Siamo entrati nell’era della distopia. Con tutta me stessa parteciperò allo sciopero, pur avendo fatto il. vaccino, per L:IBERA scelta.
Trovo inconcepibile questo accanimento fino alla sospensione sul personale scolastico, costringendo a far andar via anche persone valide solo perché si rifiutano di farsi il vaccino per motivi personali. Quando basterebbe portare FFp2 , tenere le distanze e soprattutto eseguire in tutte le classi ( uno per classe che raccoglie campione di tutti alunni e personale ) test salivari almeno una volta a settimana: i campioni individuali vengono raggruppati in un unico test ( per risparmiare ) e quindi in caso di positività si procede con isolamento classe e verifiche puntuali. Solo così si avrebbero certezze di non circolazione del virus senza alcuna forma di danno o potenziale danno a docenti, personale ed alunni
Green pass tutti i giorni senza autocertificazione volontaria dopo la prima volta è una totale perdita di tempo. I docenti per contratto han l’obbligo di arrivare a scuola 5 minuti prima della campanella. Immaginiamo 100 docenti, in pratica la prima ora comincerà come minimo 15 minuti dopo e chi sorveglia nel frattempo gli alunni? Siamo all’ufficio complicazioni affari semplici per nulla! 100 docenti con green pass e 1000 alunni senza! Senza contare classi pollaio rimaste, mascherine mutanda rimaste e tutto il resto, contratto scaduto, tassa sulla malattia, interpretazioni diverse sul contratto, normativa con buchi colossali, lavoro extra non riconosciuto, un continuo sfascio…. Sono anni che continuano a prendere a pesci in faccia i docenti è ora di avere il buon senso di finirla! Guardate che bella società si è creata in questi anni, proprio una favola!
Ci sono troppe incongruenze. I vaccinati hanno diritto ( che tristezza dover usare questa espressione) a 12 mesi di lasciapassare, mentre i guariti ( scientificamente provato che si immunizzano) solo 6. C’è qualcosa che non quadra. Per non commentare l’invulnerabilità di cui si fanno portavoce coloro che sono vaccinati che non provano la temperatura o abbassano la mascherina nei luoghi chiusi ( e ce ne sono tantissimi ).