Si sta discutendo molto in questi giorni di nuovo aggiornamento Gps 2026, in virtù dell’incontro avvenuto tra ministero e sindacati in occasione della prima informativa in cui è emersa la volontà di Valditara di anticipare la procedura di qualche mese. Una decisione a sorpresa sia per la collocazione anomala rispetto a quella cui si è abituati visti i precedenti primavera), sia per le implicazioni che ne deriverebbero (anticipare l’aggiornamento delle GPS impedirebbe a molti docenti di completare i 12 punti, e non solo).
Aggiornamento in GAE su posto comune
In ogni caso, se si decidesse davvero di anticipare la procedura, ci sarebbero anche altre implicazioni da considerare, strettamente connesse alle Gps. Infatti oltre all’aggiornamento biennale delle Gps ci sono anche da considerare le procedure per l’aggiornamento per chi è inserito in GAE sul posto comune.
La normativa prevede infatti che l’aggiornamento delle GAE sia separato rispetto alle GPS. Se come avvenuto in passato, il ministero vorrà evitare che i due aggiornamenti si sovrappongano, questo vorrebbe dire che i tempi sarebbero ancora più stretti.
La scelta della nuova provincia
Infatti è facile immaginare che le GAE vengano aggiornate prima. Il motivo è che i candidati che sono iscritti in GAE devono aggiornare prima quella posizione nel caso in cui abbiano intenzione di cambiare provincia. In un secondo momento, potranno procedere con l’aggiornamento delle GPS coerentemente con la nuova provincia selezionata.
Questo rende di fatto impossibile l’ipotesi, in realtà subito scartata, di un aggiornamento delle Gps entro fine anno (che sconfesserebbe anche l’appuntamento biennale con il 2026, anticipandolo oltremodo). Più probabile che resti in piedi l’ipotesi di fine febbraio, in modo che si possa dedicare fine gennaio alla procedura di aggiornamento delle GaE che dovrà precedere come detto quello per le graduatorie provinciali.
La prossima informativa
Il prossimo incontro con la seconda informativa tra ministero e sindacati dovrebbe dare indicazioni più precise sulla collocazione temporale che il ministero vorrà adottare.