Graduatorie, Gps e supplenze

Gae scuola: immissioni in ruolo docenti 2023, chi può sperare

Mentre fervono i lavori al ministero per predisporre il piano di reclutamento in vista del prossimo triennio, da avviare già in primavera per consentire l’immissione in ruolo di 20mila precari a settembre 2023, cresce l’attesa per le immissioni in ruolo dei docenti di infanzia e primaria 2023.

La scelta della provincia Gae

Si parte dalla procedura che prevede il reclutamento con ripartizione dei posti disponibili al 50% tra GaE Graduatorie ad esaurimento e concorsi. Per il 2016 si tiene conto solo dei vincitori, per il 2018 anche della fascia aggiuntiva, per il 2020 anche della call veloce, graduatorie regionali sostegno ed eventuale assunzione da GPS.

Assunzioni che escludono per il momento chi ha effettuato la scelta solo della provincia GaE.

Come spiega Orizzonte Scuola in un approfondimento, chi è inserito nelle GAE infanzia in buona posizione potrebbe ottenere l’assunzione per l’anno scolastico 2023/24, che prevede la ripartizione dei posti destinati alla singola provincia al 50% tra GaE e graduatorie dei concorsi.

Scorrimento veloce della graduatoria

Diversa la situazione di chi posizionato nelle retrovie delle graduatorie, soprattutto solo per il posto comune e non per il sostegno o altre graduatorie. In quel caso la possibilità di assunzione dipende dalle single situazioni.

Chi è posizionato in buona posizione nei concorsi 2016 (solo vincitori) o in quello 2018 e trova più favorevole l’assunzione da questi ultimi, potrebbe beneficiare di uno scorrimento veloce della graduatoria.

Se si verifica un eccesso di richieste da GaE per la stessa provincia, bisognerà valutare caso per caso, anche in virtù delle scelte fatte dai singoli docenti nel corso degli ultimi anni, dall’assunzione straordinaria su base nazionale del piano Renzi alle varie possibilità concorsuali.

La GaE non consentono lo scorrimento per i ruoli, ma assicurano la supplenza nella provincia scelta senza dover sottostare a vincoli di mobilità. Potrebbero dunque essere in ogni caso una buona occasione per rientrare nelle assunzioni 2023.