Niente arretrati contrattuali sugli stipendi per quel che riguarda le ore eccedenti del 2024-2025. Dopo la firma sul rinnovo del contratto scuola da parte di sindacati e ministero, con un accordo trovato sulla parte economica ma non ancora sulla parte normativa, i docenti e il personale ata sono in attesa dell’erogazione degli aumenti di stipendio, del bonus una tantum e soprattutto degli arretrati, che costituiscono la parte più corposa anche in considerazione del fatto che verranno erogati in un’unica soluzione. Quando? Difficile, dirlo, ma i tempi non saranno brevissimi. Probabilmente all’inizio del prossimo anno.
Il saldo degli arretrati
Prima ci sono infatti una serie di incombenze burocratiche che il ministero deve assolvere dal punto di vista economico per sbloccare i pagamenti.
Non è però previsto il riconoscimento di arretrati per le ore eccedenti prestate nel periodo 2024-2025. Molti docenti in questo momento infatti si chiedono se sono previsti dal rinnovo del contratto firmato da sindacati e ministero, arretrati per le ore eccedenti svolte nel 2024-2025.
I compensi accessori
Una parte di ore lavorate che però sono escluse dal riconoscimento, dal momento che secondo la normativa le ore eccedenti non rientrano nel calcolo degli arretrati contrattuali. Il motivo è che si tratta di compensi accessori, corrisposti sulla base della normativa vigente al momento della prestazione.
Invece gli aumenti inseriti nel rinnovo di contratto sono inerenti lo stipendio tabellare, la Retribuzione Professionale Docenti (RPD) e il Compenso Individuale Accessorio (CIA) per il personale ATA. Niente da fare quindi per le ore eccedenti dal perimetro degli arretrati.
Invece le ore residue assegnate, come quelle per completare le cattedre, saranno ancora pagate in base alle tariffe indicate nei contratti d’istituto. L’aumento per le ore eccedenti scatterà solo nel momento in cui verrà ridefinita la ‘paga oraria’ in un nuovo contratto.