Oggi potrebbe arrivare la firma sul rinnovo di contratto 2022-24 per la scuola. Nuovo incontro che potrebbe rivelarsi decisivo all’Aran tra ministero e sindacati. La parte più importante, e quella anche più vicina a una risoluzione, è quella economica sulla quale c’è un intesa di massima relativa alle cifre.
Le cifre sul piatto
Per questo, si potrebbe anche pensare di separare la contrattazione ecnomica da quella normativa per andare avanti e assicurare a docenti e ata aumenti di stipendio, bonus una tantum e arretrati in busta paga. Per poi passare alla contrattazione del contratto attuale, quello relativo al triennio 2025-27.
Gli aumenti previsti medi sono pari a 150 euro per il personale docente e 110 euro per gli Ata. Sono calcoli comprensivi dei 240 milioni di euro stanziati dal decreto legge scuola, che consentiranno l’erogazione di un bonus una tantum. Gli arretrati sono invece di circa 1.400 euro, al netto dell’indennità di vacanza contrattuale già percepita dai dipendenti scolastici.
Dal 1° gennaio 2024 gli stipendi dei docenti (dovranno essere versati gli arretrati) aumentano fino a 185 euro al mese, in base all’anzianità di servizio e al grado di istruzione.
Incrementi per fascia di anzianità
La tabella retributiva 2024 evidenzia incrementi progressivi che variano a seconda dell’anzianità di servizio. I docenti con fino a 8 anni di anzianità ricevono un aumento medio di circa 110 euro mensili, mentre chi supera i 35 anni di servizio arriva fino a 185 euro.
Nel dettaglio, gli aumenti si distribuiscono così:
- 0-8 anni: 110,12 € per tutte le tipologie di docenti
- 9-14 anni: tra 121,77 € e 132,77 €
- 15-20 anni: da 132,05 € per infanzia/primaria a 149,02 € per laureati di II grado
- 21-27 anni: incrementi tra 141,98 € e 165,64 €
- 28-34 anni: tra 151,89 € e 176,61 €
- oltre 35 anni: tra 159,38 € e 185,31 €
Differenze tra ordini di scuola
Gli aumenti più consistenti riguardano i docenti laureati di II grado, che in media guadagnano 20-25 euro mensili in più rispetto ai colleghi di altri ordini. Seguono gli insegnanti della scuola secondaria di primo grado e di educazione fisica, poi quelli diplomati del II grado e infine i docenti di infanzia e primaria, che comunque beneficiano di incrementi significativi dopo anni di retribuzioni più basse rispetto alla media europea.
Effetti sullo stipendio annuale
Gli incrementi si tradurranno in un aumento annuo compreso tra 1.300 e oltre 2.200 euro lordi, a seconda della posizione.
Si tratta di un adeguamento tabellare strutturale, che entrerà a regime nel cedolino mensile e avrà effetto anche sulla tredicesima e sugli arretrati maturati da gennaio 2024.