Continuità didattica sul sostegno nell’interesse degli studenti, incentivando gli insegnanti e riducendo le possibilità di mobilità per assicurare stabilità.
Potenziare l’inclusione scolastica
Approvato d parte del CNEL un DDL che punta a consentire una maggiore continuità didattica agli alunni con disabilità. Un obiettivo da perseguire riducendo le possibilità di turnover degli insegnanti di sostegno. Il Ddl guarda anche alla formazione specializzata per tutti i docenti, estendendola anche a quelli su posto comune.
In modo che inclusione e continuità didattica sul sostegno siano la norma e non l’eccezione. La decisione è arrivata al termine dell’Assemblea del CNEL. L’approvazione della proposta di legge (DDL) consentirà di potenziare l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità.
Le criticità riscontrate sono continuità didattica e la formazione specializzata sul sostegno degli insegnanti. Il primo ostacolo da superare è l’eccessivo turnover, che impedisce di assicurare continuità alle famiglie e agli studenti.
Puntare alla formazione
Secondo i dati ISTAT, 68 alunni su 100 cambiano insegnante ogni anno. Non solo: quasi il 50% di quelli con disabilità intellettive o relazionali cambia docente all’interno di un solo anno scolastico. Ottenere miglioramenti e continuità in questo modo diventa difficile, se non impossibile.
Per questo il DDL del CNEL punta a intervenire per limitare queste dinamiche partendo dal presupposto che l’inclusione deve essere la regola e la continuità didattica la norma.
Valorizzare i docenti
Si punterà poi alla formazione, iniziale e in servizio, anche per i docenti curriculari. Il presupposto è che l’inclusione non deve essere limitata al mondo del sostegno ma riguardare la professionalità di tutti i docenti.
Per raggiungere questi obiettivi il DDL introduce misure incentivanti e interventi per contenere la mobilità verso altri insegnamenti, in modo da agevolare la permanenza nel ruolo di sostegno, valorizzandola.