Priorità agli idonei 2020. Chi ha preso parte a un concorso che risale ormai a cinque anni fa risultando idoneo, ritiene ingiusto che nonostante questa procedura sia stata svolta prima dei pnrr, adesso sia stato scavalcati da questi nuovi idonei, cui a breve si aggiungeranno quelli del Pnrr 3. Il riferimento è alle nuove disposizione del decreto scuola, che hanno aperto allo scorrimento delle graduatorie, a partire dai concorsi 2020, ma con priorità a chi ha preso parte ai Pnrr riuscendo a superare le prove pur non risultando vincitore.
Un’occasione per gli idonei
Spiega che non c’è alcuna ingiustizia in questa procedura l’onorevole Mario Pittoni sulla sua pagina Facebook, rispondendo a un docente che solleva la questione. L’onorevole, Responsabile Nazionale Dipartimento Istruzione Lega già Presidente Commissione Cultura Senato, sottolinea come per gli idonei 2020 questa sia già un’occasione importante, considerato che di fatto “non esistevano più”.
Da parte dell’Ue c’è stata un’apertura nei confronti degli idonei 2020, accettando di includerli nello scorrimento delle graduatorie per l’assunzione in ruolo solo a patto che venisse data precedenza ai concorsi Pnrr.
L’obiettivo delle 70mila assunzioni
Di fatto quindi, essere in coda agli idonei Pnrr è un compromesso che va accettato, perché in caso contrario la preclusione sarebbe stata totale. Il tutto va visto dunque in un’ottica positiva, dal momento che la possibilità ottenuta dal Governo italiano di ricorrere anche agli idonei Pnrr per ottenere l’obiettivo delle 70mila assunzioni in ambito Pnrr, costituirà un vantaggio indiretto per chi ha svolto il concorso ormai cinque anni fa, dal momento che tutta questa procedura anticiperà il recupero dell’agibilità utile a velocizzare la stabilizzazione degli idonei 2020.
L’onorevole Pittoni ricorsa inoltre che si tratta in ogni caso di idonei già in buona parte assunti a tempo indeterminato. Per chi è ancora in attesa, si apre in ogni caso un’ulteriore possibilità, anche se in coda agli idonei pnrr.