Si avvicina il momento della compilazione dell’istanza per le 150 preferenze Gps, domanda che dà poi accesso alla procedura gestita tramite algoritmo dal ministero con cui partecipare all’assegnazione degli incarichi a tempo determinato in vista del prossimo anno scolastico.
Quando si potrà presentare la domanda
Negli ultimi anni la procedura è stata messa in calendario dal ministero a ridosso del mese di agosto, in alcune occasioni da fine luglio, in altre occasioni addirittura a cavallo di ferragosto, causando non pochi problemi ai docenti spesso lontani da casa per le vacanze e senza la disponibilità di una connessione internet affidabile, e sollevando polemiche e proteste per una gestione considerata troppo in ritardo.
L’anno scorso, ad esempio, l’aggiornamento biennale delle Gps e la decisione del ministero di concedere anche una proroga ha comportato inevitabilmente un accavallarsi di ritardi che ha compresso di molto le tempistiche verso l’avvio della scuola, il tutto a scapito di una gestione ottimale delle procedure.
La fase zero dell’algoritmo
La presentazione delle domande per le 150 preferenze si sovrappone inevitabilmente a quello delle disponibilità, raramente complete al momento delle scelte da parte dei docenti. Un problema di difficile risoluzione, che quest’anno potrebbe essere amplificato dalla nuova normativa sulla continuità sul sostegno da parte delle famiglie. Entro il 31 agosto infatti il ministero deve completare mediante Ust e algoritmo la fase zero dell’algoritmo, con ‘emanazione del bollettino zero, riservato proprio a chi ha confermato la propria disponibilità a ottenere una conferma su sostegno.
La gestione delle scelte
Compilare correttamente la domanda per le 150 preferenze è fondamentale per massimizzare le proprie opportunità di ottenere il miglior incarico possibile in vista del prossimo anno. Spesso i docenti si lamentano di non aver ottenuto la sede desiderata o di essere stati scavalcati da colleghi con punteggio inferiore, ma il motivo è da ricercare proprio in una non corretta selezione delle opportunità in fase di presentazione della domanda. Un’attenzione che dovranno porre anche i docenti destinatari di conferma, che non dovranno inserire poche scuole puntando tutto sul fatto di essere confermati. Perché chi non risulterà nominabile in fase zero per mancanza di preferenze adeguate, non avrà diritto alla conferma.