Partono in anticipo i Corsi Indire: al via già da giugno ma non per chi sta completando il triennio nell’anno scolastico in corso

Potrebbero essere avviati in anticipo rispetto al previsto i nuovi corsi Indire per la specializzazione sul sostegno, almeno rispetto a quanto ipotizzato negli ultimi giorni dopo la pubblicazione dei decreti. I corsi dovrebbero partire in contemporanea a giugno sia per triennalisti che per docenti con titolo estero. Lo sostiene Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega.

Triennalisti e specializzati estero

Dunque non sarà necessario attendere fino a luglio per la partenza dei corsi, che potrebbero invece essere avviati già il mese prossimo. Una buona notizia considerate le numerose scadenze in programma per i partecipanti nei prossimi mesi. In vista di questo primo ciclo, potranno partecipare soltanto i triennalisti con servizio specifico nel quinquennio precedente, sia in scuole statali che paritarie. Ma è già in programma un secondo ciclo, da far partire già nel 2025, che potrebbe ricomprendere anche coloro che stanno completando il triennio nell’anno scolastico in corso, a patto che il servizio sia svolto sullo stesso grado di istruzione.

Diversi i requisiti per chi vuole “sanare” il titolo estero ancora non riconosciuto: per loro necessario aver completato un percorso formativo sul sostegno presso un’università estera accreditata, con almeno 1.500 ore o 60 CFU, e che abbia presentato istanza di riconoscimento entro i termini previsti.

Mai più non specializzati sul sostegno

I triennalisti otterranno 40 crediti formativi in almeno quattro mesi, senza obbligo di tirocinio. Per gli specializzati estero, 48 crediti comprensivi di 12 di tirocinio per chi non ha maturato un anno di servizio in Italia. Solo 36 per chi ha già svolto servizio su sostegno nel grado di interesse.

Entro fine anno verranno specializzati da Indire circa 19mila docenti di sostegno, su piattaforma digitale. I posti per i triennalisti variano da 50 a 150 per ogni grado di istruzione. Il tetto massimo è il raggiungimento del numero massimo assegnato a INDIRE e alle Università. Se ci saranno posti eccedenti, verrà data priorità a chi ha più anni di servizio su sostegno nel quinquennio di riferimento.

Il ministero intende scongiurare che si ripeta ancora la condizione per cui quasi 60.000 docenti insegnano su sostegno senza formazione. Saranno 90.000 a settembre.

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