La pubblicazione dei decreti relativi ai Corsi Indire aveva fatto sperare che la pubblicazione dei bandi fosse imminente, in realtà la situazione è ben diversa e lontana da una risoluzione in tempi brevi. Dopo una lunga gestazione, nei giorni scorsi, i decreti sono stati pubblicati ufficialmente dal Ministero, ma ci sono ancora molte incertezze che solo i bandi potranno dirimere.
La conclusione dei Corsi
A cominciare dalle date di inizio degli stessi e della conclusione. L’unica certezza, al momento, riguarda la durata dei cosi, quattro mesi, e la necessità che si concludano entro fine anno, anche per consentire di spendere il titolo in vista dell’ultimo concorso Pnrr, il 3, il cui bando deve arrivare necessariamente entro fine dicembre 2025.
I corsi sono riservati ai docenti con almeno tre anni di servizio sul sostegno e a chi ha ottenuto titoli di specializzazione all’estero, ma senza riconoscimento in Italia. Per queste due categorie di docenti, corsi abbreviati rispetto al Tfa che hanno fatto storcere il naso a chi ha investito più tempo e soldi per lo stesso risultato e che ora rischia di vedersi scavalcato nell’accesso alle cattedre.
Il tirocinio diretto
I corsi saranno erogati in tre modalità, Indire, universitaria e mista. In questi giorni il ministero sta provvedendo con l’accreditamento delle università, fase propedeutica alla pubblicazione dei bandi e alla ripartizione dei posti disponibili.
Proprio questo è un aspetto ancora da chiarire, perchè i decreti non hanno chiarito quanti posti avranno le università e quanti posti verranno assegnati a Indire.
Ci sono poi due tipologie di corsi, quelli con tirocinio diretto e quelli senza. Per i primi, la trafila sarà ancora più lunga e complessa e difficilmente si farà in tempo entro l’estate. Tempi più comodi per quelli senza tirocinio che potrebbero forse partire prima. C’è da considerare che le università devono completare anche i percorsi abilitanti.