Bocciati i Corsi Indire: troppo diversi dal Tfa sostegno secondo il Cspi, il rischio rinvio si fa concreto

I Corsi Indire sul sostegno non convincono il Cspi, che li ritiene troppo diversi dal Tfa per assegnare lo stesso tipo di specializzazione, con l’aggiunta che la modalità online abbassa la qualità, nonostante siano destinati a docenti che possono già vantare tre anni di servizio sul sostegno.

I punti critici

Potrebbe comportare un brusco stop al loro avvio il parere negativo del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. La maggiore criticità ravvisata dal Cspi è la modalità interamente online dei corsi, per quanto in modalità per lo più sincrona. Secondo il Consiglio, questa modalità limita la formazione e la dimensione dell’interazione diretta con docenti e colleghi, con la conseguenza che abbassa la qualità dei percorsi.

Meglio attività in presenza, che garantiscono un apprendimento più dinamico e collaborativo, facilitando la comprensione e la risoluzione di dubbi in tempo reale. Il Cspi vorrebbe che il ministero modificasse questa modalità di formazione.

E adesso?

In generale, non convincono le troppe differenze formative con il Tfa Sostegno. Troppo distanti tra loro anche i corsi rivolti ai docenti triennalisti e quelli rivolti ai docenti con titolo estero in attesa di riconoscimento, più favorevoli per questi ultimi.

Secondo il Cspi, le modalità telematiche possono comportare una risposta inefficace ai bisogni di formazione di quei territori in cui più forte è la presenza di docenti privi della specializzazione, considerata la carenze dell’offerta formativa di corsi del TFA sostegno.

Il CSPI ha vincolato il parere all’accoglimento di una serie di modifiche al provvedimento. L’obiettivo è arrivare a un miglioramento dell’offerta in modo da garantire maggiore qualità dei percorsi. Questo potrebbe però comportare un rinvio nell’avvio dei corsi stessi.

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